Il ministro: "Ci sarà chi prenderà il mio posto, lascio nelle loro mani l'Osservatorio"
"La prevenzione della violenza su tutti i luoghi di lavoro e contro tutte le donne, deve essere una priorità di governo". Questo l'auspicio del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della seconda riunione dell'Osservatorio sulla violenza contro gli operatori sanitari insediato, su istanza della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), al Ministero della Salute. Una riunione nella quale sono state raccolte testimonianze di chi, tra gli operatori sanitari, ha vissuto sulla propria pelle episodi di aggressione.
"Il servizio deve essere qualificato, svolto in una sede idonea, attrezzata con gli strumenti e i farmaci necessari e soprattutto a norma di sicurezza", ha evidenziato il presidente Fnomceo Filippo Anelli. Porte scardinate che non si chiudono, sistemi di allarme e di sicurezza inesistenti e postazioni isolate. Queste le fotografie di condizioni di lavoro in cui spesso si trovano ad operare coloro che devono prestare delle cure. Le norme a tutela ci sono, anche se restano spesso disattese o applicate a macchia di leopardo: la legge 81 del 2008, sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre alla raccomandazione del Ministero della Salute del 2007 'per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari'. "Ci sarà chi prenderà il mio posto, lascio nelle loro mani l'Osservatorio", ha proseguito il ministro. Il prossimo passo sarà l'aggiornamento delle raccomandazioni, l'attivazione di un indirizzo mail presso il Ministero al quale potranno essere inviate segnalazioni di 'eventi sentinella' e condizioni di rischio, e infine una campagna di Pubblicità progresso con spot tv.
Rafforzate le cure palliative e introdotti poteri di commissariamento per le Regioni inadempienti. Escluse dal Ssn le procedure attuative del fine vita, previsto un Comitato nazionale
Cartabellotta: "Le segnalazioni sulla difficoltà di accesso al PLS arrivano oggi da tutte le Regioni, evidenziando criticità ricorrenti: complessità burocratiche, carenza di risposte da parte delle ASL, troppi assistiti"
"L’Associazione ribadisce inoltre la richiesta di aprire l’accesso ai piani terapeutici anche ai medici liberi professionisti, in nome della giustizia, dell’efficienza del sistema sanitario e della salute dei cittadini"
"Inaccettabile la posizione di Federfarma che ha confermato la proposta di un aumento salariale complessivo di soli 120 euro per i prossimi tre anni"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti