Consulcesi, zumba per gli anestesisti, spinning per i chirurghi
Medici sempre pronti a consigliare ai loro pazienti più movimento fisico, per perdere peso o contro patologie e disturbi. Ma chissà se i camici bianchi seguono per se stessi le medesime regole o se si fanno guidare nella scelta dello sport che fa meglio al loro caso, perlomeno per scaricare lo stress? Consulcesi Club, organizzazione di riferimento per 100mila medici italiani e il circuito Fitness Network Italia lanciano la guida per orientare i professionisti nella scelta a seconda della loro specializzazione. Suggeriscono un approccio body and mind, che comprende anche ginnastica dolce o posturale e risveglio muscolare, a medici di base e ginecologi per liberarsi dalla tensione, correggere la postura, prevenire dolori articolari o allenarsi anche avendo patologie specifiche.
La gyrokinesis è invece l'ideale per gli ortopedici, perché il metodo lavora su tutto il corpo e si sviluppa attraverso i movimenti naturali della colonna vertebrale, dando forza, flessibilità ed equilibrio. Striding, walking e indoor cycling sono consigliati per far rilassare i chirurghi: attività caratterizzate da un discreto impatto fisico, che aiutano comunque a svuotare la mente. Le lezioni vengono spesso accompagnate dalla proiezione di ambienti naturali su maxi schermi. Per anestesisti e rianimatori il discorso cambia: si trovano spesso a dover gestire emergenze accumulando notevoli carichi di tensione: per liberare la mente possono dedicarsi alla zumba, oppure frequentare un corso di aerobica. Molto consigliati per il personale medico-sanitario, specialmente dopo tutti i casi di aggressione, corsi specifici come quelli di Krav Maga, tecnica di autodifesa che si concentra anche sulla protezione di terze persone: il medico ospedaliero aumenterà così la propria autostima e la sicurezza in se stesso.
"Riteniamo sia necessario trovare un giusto bilanciamento tra i principi partecipativi e quelli di responsabilità politica"
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L’Inps, con la circolare n. 57 dell’11 marzo 2025, fornisce delle indicazioni proprio in merito al riconoscimento della tutela previdenziale della malattia ai lavoratori titolari di un trattamento pensionistico che avviano un nuovo rapporto di lavoro
La nomina è stata annunciata dal Consiglio Direttivo della FISMAD, evidenziando l'importanza di un continuo impegno nella ricerca e nella cura delle malattie digestive
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