
Uls, lotta a tagli di spesa e attacco ai diritti
Un nuovo sindacato nazionale autonomo e di base che intende rappresentare la classe lavoratrice del sistema sanitario italiano è stato fondato a Roma. I fondatori hanno scelto la data simbolica del primo maggio. L'Unione Lavoratori Sanità rende noto che lavorerà per il superamento delle differenze tra i lavoratori e per garantire il diritto universale alla salute oltre che per soddisfare gli interessi degli operatori della sanità, rivendicando più diritti e salario. "Siamo convinti che il sindacalismo autonomo libero e di base possa superare - scrive l'Uls in una nota - i fenomeni locali e ristretti per unirsi a livello nazionale, scegliendo il conflitto e la lotta come strumento per avere un ruolo incisivo nei cambiamenti politico e sociali che si stanno verificando".
Occhi puntati anche alla Legge di Bilancio. Senza risorse centralità e attrattività della medicina territoriale resterebbero solo sulla carta
"Il burnout non è una debolezza individuale, ma la conseguenza di un sistema che schiaccia i lavoratori sotto carichi insostenibili, senza offrire sostegno né riconoscimento"
Onotri: "Il nostro impegno, di questi anni ha prodotto dei risultati come il riconoscimento della specializzazione in medicina generale che è una nostra battaglia anche se altri vorrebbero prendersi il merito"
Soddisfazione per la proposta del programma scientifico e politico che hanno visto una partecipazione intensa dei delegati
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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