Canali Minisiti ECM

Una proteina indebolisce i tumori: scoperta da un ricercatore italiano

Oncologia Redazione DottNet | 04/05/2018 12:55

Bloccandola la malattia si autodistrugge

Scoperto il tallone di Achille dei tumori: è una proteina che li aiuta a 'dosare' le energie e neutralizzandola, nei topi, ha innescato l'autodistruzione della malattia. Individuato nel tumore della prostata, è un meccanismo che potrebbe essere comune a molte forme di cancro. Pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine, la scoperta si deve al gruppo di ricerca guidato dall'italiano Davide Ruggero, dell'università della California a San Francisco. Analizzando centinaia di tumori della prostata umani, i ricercatori hanno individuato due mutazioni genetiche che nelle cellule tumorali alterano l'attività di una proteina chiamata eIF2a, trasformandola in una forma alternativa, P-eIF2a.

La sorpresa è che questa forma è simile a una proteina prodotta dalle cellule sane in condizioni di stress e che permette loro di 'dosare' l'energia di cui hanno bisogno, "perché in queste situazioni le cellule cercano di non consumarne troppa", ha detto all'ANSA il ricercatore originario di Catanzaro che da anni lavora negli Usa.

I tumori più aggressivi, che formano anche metastasi, ha aggiunto Ruggero, "devono lavorare di più rispetto ai tumori meno aggressivi, spendendo maggiori energie" ed è stato scoperto che, per crescere velocemente, hanno imparato a ottimizzare l'uso del carburante, senza restare a 'secco', grazie a questa proteina. Inoltre, i ricercatori hanno visto, nei topi, che bloccando il meccanismo con una molecola, i tumori muoiono "perché lavorano troppo e non hanno più energie" e adesso puntano a testare entro un anno il composto sull'uomo.

pubblicità

Fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Al primo posto il fumo seguito da infezioni, alcol e sovrappeso

L'Oms classifica nuovi virus come cancerogeni

Oncologia | Redazione DottNet | 27/06/2025 20:49

Confermato virus epatite D, Citomegalovirus sotto osservazione

Chirurgia robotica, protoni, ioni carbonio, intelligenza artificiale: tecnologie di frontiera che promettono di cambiare il destino dei pazienti colpiti da tumori rari. A guidare questa rivoluzione è l’INT di Milano

Per i pazienti con forma ormonosensibile metastatica

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti