Agenzia del farmaco, i benefici sono superiori ai pericoli
Il rischio di coaguli di sangue e di tromboembolismo venoso associato ai contraccettivi ormonali combinati (coc), cioè a base di progestinici ed estrogeni, è basso e i loro benefici superano comunque i rischi. A ricordarlo è l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che sul suo sito pubblica una nota informativa per gli operatori sanitari e una scheda con domande e risposte per le donne. Già nel 2014 l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) aveva condotto una rivalutazione dei benefici e dei rischi di questi farmaci, concludendo che i benefici continuavano comunque a superare i rischi e che il rischio di tromboembolismo venoso era basso.
Quando vengono prescritti i coc, spiega l'Aifa, vanno valutati con attenzione i fattori di rischio individuali. Quali sono i sintomi che devono mettere in allarme? Per una trombosi venosa profonda, dolore intenso o gonfiore a una delle gambe, che può essere accompagnato da flaccidità, calore o cambiamenti del colore della pelle. Per un'embolia polmonare invece un improvviso affanno, dolore intenso al petto, tosse improvvisa senza una causa evidente, mentre potrebbe essere un attacco di cuore se si ha dolore al petto acuto, che talvolta può manifestarsi come un malessere, pressione, o fastidio che dalla parte superiore del corpo si irradia a dorso, mandibola, gola, braccio con una sensazione di pienezza associata a indigestione o a soffocamento, sudorazione, nausea, vomito o capogiri. Infine, se si ha intorpidimento o debolezza al viso, al braccio o alla gamba, specialmente su un lato del corpo, difficoltà nel parlare o nel capire, improvvisa confusione mentale, perdita improvvisa della vista, emicrania intensa potrebbe essere un ictus.
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