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Bene la risposta immunitaria da vaccino Hiv, test su 2300 persone

Infettivologia Redazione DottNet | 07/07/2018 18:53

Risultati promettenti, anche le scimmie sono state protette dall'infezione

Nella partita per trovare un vaccino per l'Hiv, secondo molti esperti indispensabile per sconfiggere la malattia, la Harvard Medical School ha segnato un gol, che se non puo' essere ancora giudicato decisivo è almeno 'promettente'. La formulazione 'a mosaico' messa a punto dagli esperti americani ha suscitato una buona risposta immunitaria negli uomini, spiega lo studio pubblicato da Lancet, e ha mostrato una buon protezione dal virus per le scimmie. 

Il vaccino testato è 'a mosaico' nel senso che contiene frammenti di diversi ceppi di virus provenienti tutto il mondo nel tentativo di renderlo 'universale', mentre molti di quelli studiati in passato erano attivi solo su un tipo di virus. I ricercatori lo hanno provato su circa 400 persone da 12 centri in Usa, sud ed est Africa e Thailandia a diversi dosaggi. Il vaccino si è mostrato sicuro, senza effetti collaterali rilevanti, e a tutti i dosaggi ha mostrato la capacità di stimolare una risposta immunitaria forte.

Contemporaneamente a quello sull’uomo i ricercatori hanno condotto un test su alcune scimmie esposte all'equivalente dell'Hiv, con gli esemplari vaccinati che hanno mostrato un minor rischio di infezione del 64%. I risultati sono così promettenti che il vaccino verrà testato su 2300 persone in diversi paesi dell'Africa subsahariana, ad alto rischio di contagio, per verificare l'efficacia, una fase della sperimentazione che finora hanno raggiunto solo in cinque compreso questo. Finora solo in un caso, una formulazione testata in Thailandia messa a punto da ricercatori del Nih statunitense, si è avuto un abbassamento del rischio poco superiore al 30%, giudicato peró troppo basso.

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"Questo studio rappresenta una tappa importante, anche se i risultati vanno interpretati con cautela - afferma Dan Barouch, l'autore principale -. Le difficoltà nello sviluppo di un vaccino per l'Hiv sono enormi, e l'abilità di indurre una risposta immunitaria specifica non indica necessariamente che c'è una protezione dall'infezione".    Al momento nel mondo quasi 37 milioni di persone vivono con l'Hiv o con l'Aids, con 1,8 milioni di nuovi casi l'anno.    "Nonostante i progressi nei trattamenti e nella profilassi - scrivono in un editoriale di accompagnamento George Pavlakis e Barbara Felber del National Cancer Institute statunitense - lo sviluppo di un vaccino rimane urgente"

fonte: lancet

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