Una qualità minacciata dalla burocrazia e modificata dai mezzi di comunicazione
E' l'empatia una delle chiavi per una migliore relazione tra il medico e il paziente, oggi minacciata dalla burocrazia, ma anche in parte modificata da nuovi mezzi di comunicazione, come i servizi di messaggistica istantanea e le email. Ciò che si chiede quando si stabilisce un'alleanza terapeutica e' che il medico ascolti le criticità e le contraddizioni che il paziente pone e restituisca un'opinione competente e libera da condizionamenti, senza farlo sentire giudicato o fargli sviluppare un senso di colpa.
E' emerso alla presentazione alla Camera del libro "La relazione di cura medico-paziente" (ciò che ancora c'è da sapere) di Liuva Capezzani, psicologa, psicoterapeuta e psico-oncologa, per Linea edizioni.
Il testo è per medici, psicologi, ma anche per i pazienti e per tutti coloro che chiedono di star bene. "Ciò che ancora c'è da sapere - si evidenzia - è che l'alleanza terapeutica migliora non quando si mette al centro il paziente, e nemmeno il medico, ma quando al centro si pone, si osserva e si modula la relazione di cura". La relazione di cura medico-paziente, infatti, non è solo "l'incontro tra una coscienza e una fiducia, ma è anche tra due storie di cura". C'è anche la descrizione di casi di relazione di cura in diversi scenari: quello psico-oncologico, del medico di medicina generale, di un pronto soccorso o psicoanalitico.
"Riteniamo sia necessario trovare un giusto bilanciamento tra i principi partecipativi e quelli di responsabilità politica"
Gli iscritti possono accedere a due moduli specialistici pensati per sviluppare competenze avanzate nella gestione del rischio in ambito sanitario e nella prevenzione
L’Inps, con la circolare n. 57 dell’11 marzo 2025, fornisce delle indicazioni proprio in merito al riconoscimento della tutela previdenziale della malattia ai lavoratori titolari di un trattamento pensionistico che avviano un nuovo rapporto di lavoro
La nomina è stata annunciata dal Consiglio Direttivo della FISMAD, evidenziando l'importanza di un continuo impegno nella ricerca e nella cura delle malattie digestive
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti