La tecnica descritta su Nature ha funzionato per altri due pazienti
Il sogno di poter far camminare le persone paralizzate da un trauma è più vicino, dopo che due studi sono arrivati indipendentemente alla stessa conclusione, cioè che l'elettrostimolazione del midollo spinale, unita ad un allenamento intensivo, possono far riguadagnare almeno la posizione eretta, e in qualche caso anche la capacità di camminare. Alla ricerca di ieri della Mayo Clinic che ha riguardato un unico paziente, pubblicata su Nature Medicine, si sono aggiunti i quattro studiati dall'università di Louisville, descritti sul New England Journal of Medicine.
I quattro soggetti del secondo studio erano tutti senza nessun movimento volontario al di sotto della zona del trauma, subito almeno due anni e mezzo prima di entrare nel programma sperimentale. "Abbiamo testato un allenamento intenso al tapis roulant con un supporto per il peso e la contemporanea stimolazione elettrica epidurale del midollo spinale in quattro pazienti - spiegano gli autori -.
Con una procedura del tutto simile, i ricercatori della Mayo Clinic sono riusciti a far camminare di nuovo Jered Chinnock, un uomo di 29 anni che aveva le gambe paralizzate, e che ora può andare da solo sul treadmill e camminare con un sostegno. Insieme questi due esperimenti indicano una strada molto promettente, anche se gli stessi autori affermano che, senza dati su più pazienti, e su diverse tipologie di trauma, è prematuro affermare che il sistema funziona. "Servono test su una platea più ampia - sottolinea Claudia Angeli dell'università di Louisville -, ma questi risultati confermano che il midollo spinale ha la capacità di far recuperare la possibilità di camminare, con la giusta combinazione di stimolazione e allenamento quotidiano"
fonte: New England Journal of Medicine
Grazie alla collaborazione con Farmacie Fiorentine A.Fa.M., che gestisce le 22 farmacie comunali Firenze, diventerà veicolo di informazione e consapevolezza
"L'educazione alla salute del cervello dovrebbe cominciare alle scuole medie. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione perché con 3 giorni di emicrania al mese aumenta l'ansia che si possa ripresentare, e con 15 giorni c'è depressione"
I ricercatori del dipartimento di Chimica Analitica dell'ACS segnalano lo sviluppo iniziale di un sistema che consente di effettuare lo screening del MP a basso costo tramite l'odore del cerume
Nessun effetto sul cervello se vengono consumate da adulti
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Commenti