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La morte cardiaca improvvisa è legata al prolasso della valvola mitrale

Cardiologia Redazione DottNet | 27/09/2018 15:36

Incidenza significativamente più elevata in chi ne soffre

La morte cardiaca improvvisa, cioè quando il cuore smette improvvisamente di battere, è legata a prolasso valvola mitrale, una condizione che in molti casi non causa sintomi nè richiede trattamento e che colpisce 12 persone su 1000. In chi ne soffre i lembi valvolari che regolano il flusso di sangue da una cavità cardiaca all'altra sono interessati da una protrusione, o prolasso, con il risultato che non si aprono e chiudono in maniera regolare.  I ricercatori di quattro università australiane, guidati dal cardiologo dell'Università di Adelaide Rajiv Mahajan, hanno analizzato oltre 7600 studi e hanno trovato che il 12% delle persone che hanno sofferto di morte cardiaca improvvisa senza una chiara causa, aveva un prolasso della valvola mitrale.

"Nel corso degli anni vi sono stati diversi studi di casi che associavano il prolasso della valvola mitrale con una morte cardiaca improvvisa non spiegata, tuttavia il legame non era stato finora confermato", scrive il cardiologo nella ricerca pubblicata sulla rivista Heart.  La nuova analisi conferma il legame, aggiunge Mahajan, del Centre for Heart Rhythm Disorders dell'Università. "I dati indicano che l'incidenza di morte cardiaca improvvisa in pazienti con prolasso della valvola mitrale è significativa, con 14 casi su 1000 per anno". La ricerca ha anche identificato caratteristiche che pongono il prolasso della valvola mitrale nella categoria di alto rischio per gravi aritmie e per morte cardiaca improvvisa, aggiunge. 

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fonte: heart

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