Adempiere alla compilazione ed alla spedizione della fattura elettronica significa intralciare e appesantire l'attività
Si avvicina il termine del primo gennaio dal quale decorrerà l'obbligo della fatturazione elettronica anche verso i privati. Una cosa che preoccupa gli odontoiatri - che chiedono un'applicazione graduale - perché la stragrande maggioranza di loro lavora in strutture molto piccole e ad esempio adempiere alla compilazione ed alla spedizione della fattura elettronica ogni volta che il paziente paga, sia a titolo di acconto che di saldo, significa intralciare e appesantire l'attività oppure oberare i dentisti del costo di un nuovo dipendente. A metterlo nero su bianco è l'Andi, Associazione nazionale dentisti italiani, che in una lettera a firma del presidente Carlo Ghirlanda indirizzata ai membri delle Commissioni Finanza del Senato e Affari Sociali della Camera chiede di far entrare la misura in vigore gradualmente e che almeno per il primo anno il regime sanzionatorio sia attenuato, come come già previsto in occasione di altre grandi novità fiscali.
"I medici odontoiatri - si legge nella lettera - sono contrariati perché la ragione che sostiene l'introduzione della fatturazione elettronica anche nei confronti dei privati, ovvero il contrasto all'evasione Iva, non può essere spesa nei loro confronti perché che fatturano senza Iva. Vero è che già oggi trasmettono il contenuto delle fatture per la determinazione del 730 precompilato, ma lo fanno periodicamente, non ogni giorno, potendo, quindi, facilmente delegare l'adempimento all'esterno del proprio studio". "Andi - si evidenzia - chiede al Governo che l'obbligo della fatturazione elettronica anche verso i soggetti privati entri in vigore gradualmente, partendo da quelli Iva con grandi fatturati per poi arrivare ai più piccoli. Un'applicazione graduale del nuovo obbligo favorirebbe la migliore messa a punto delle procedure informatiche e coinvolgerebbe i soggetti più piccoli soltanto quando l'adempimento sarà divenuto più facile e più veloce".
Il professionista ha la possibilità di confrontare i dati in suo possesso con quelli acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, visionando la propria dichiarazione precompilata, che sarà disponibile a partire dal prossimo 30 aprile
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