Priorità è la riduzione delle principali disuguaglianze di salute
"La riduzione delle principali disuguaglianze sociali e geografiche nel Paese" sarà una delle priorità del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025. E' quanto definito in un primo incontro tra i rappresentanti del Ministero della Salute e le Regioni e che ha dato il via ai lavori per la stesura del nuovo "documento strategico di programmazione in ambito di prevenzione". Il nuovo piano, come si legge sul portale del Ministero, subentrerà a quello 2014-1018, che è stato prorogato per tutto il 2019. Il percorso di redazione sarà partecipato e condiviso tra livello centrale e livello regionale e le aree strategiche del resteranno quelle della prevenzione delle malattie trasmissibili e delle malattie croniche non trasmissibili, anche attraverso la promozione di stili di vita sani, l'attenzione ai determinanti ambientali che impattano sulla salute e sulle disuguaglianze. Senza dimenticare la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, in un'ottica di "One Health".
Il Piano, scrive il ministero, "rafforzerà l'azione proattiva per essere sempre più in grado di intercettare il bisogno di salute dei cittadini e superare l'ottica basata sull'offerta. Proprio per questo, un elemento importante per coinvolgere le persone nella gestione della propria salute, saranno le azioni di promozione di un approccio finalizzato all'empowerment degli individui e delle comunità". Prossima tappa sarà la definizione dei possibili macro-obiettivi. Tra questi non mancheranno: benessere dell'infanzia e dell'età evolutiva, approccio di genere, coinvolgimento delle cure primarie in termini di programmazione e valutazione degli interventi, migliore utilizzo delle diverse figure professionali. Nell'ambito della prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili si cercherà di assicurare una maggiore integrazione con il Piano Nazionale Cronicità (PNC).
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