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E' allarme diabete: 7 milioni in pre e 4 i conclamati

Diabetologia Redazione DottNet | 12/11/2018 14:19

Un milione di persone non sa di esserlo

E' allarme rosso per il diabete, nel mondo e anche in Italia: nel nostro Paese i diabetici sono infatti 4 milioni, ai quali si aggiunge un milione di persone che ancora non sa di essere malato ed altri 7 milioni in condizioni di pre-diabete. In totale, dunque, 12 milioni di italiani sono toccati da questa malattia. E' il quadro tracciato dalla Società italiana di diabetologia (Sid) in occasione della Giornata mondiale del diabete che si celebra il 14 novembre. 

La prevalenza del diabete di tipo 2, spiegano i diabetologi, aumenta tuttavia con l'aumentare dell'età, e dopo i 70 anni supera il 20% (un anziano su 5 è affetto da diabete di tipo 2). Secondo le stime dell'International Diabetes Federation (IDF), nel 2017 si contavano nel mondo circa 425 milioni di persone con diabete, con una prevalenza in crescita vertiginosa: le proiezioni per il 2030 parlano, infatti, di 552 milioni di malati. Inoltre, oltre 1 milione di bambini e adolescenti nel mondo sono affetti da diabete di tipo 1.  L'allarme, avvertono gli esperti, si concentra soprattutto nelle città. Qui vivono due persone su tre di quelle con diabete (279 milioni). Le città, afferma Andrea Lenzi, presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie e presidente dell'Health City Institute, "stanno diventando patogene, qualcosa che non avremmo immaginato fino a 30 anni fa. Per combattere il diabete nelle città bisogna dunque promuovere azioni alleandosi con sindaci e istituzioni".

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Proprio allo scopo di supportare le istituzioni e le amministrazioni locali nello studio e nella divulgazione di una cultura della 'salute nelle città', sottolinea, "è nato Health City Institute, un think tank indipendente che agisce a supporto dell'implementazione di azioni effettive per la creazione di contesti urbani più sostenibili". In questa direzione va anche l'azione dell'Intergruppo parlamentare 'qualità di vita nelle città', al quale hanno aderito ad oggi oltre 200 parlamentari. Azioni urgenti di contrasti sono quindi necessarie, avvertono gli esperti, anche alla luce dei costi dell'epidemia: in Italia, tra le persone con diabete il tasso di ricoveri è il doppio di quelle non affette da questa condizione ed il costo complessivo per il monitoraggio e la cura di queste persone è il doppio dei soggetti non diabetici (in media 2.900 euro contro 1.300 euro). 

La spesa è generata per almeno metà dai ricoveri; solo il 7% è assorbita dai farmaci anti-diabete e il 4% dai dispositivi. In generale il costo attribuibile alle complicanze e alle patologie concomitanti, diverse dal diabete, rappresenta il 90% della spesa complessiva, mentre solo il 10% è generato dalla gestione dal diabete di per sé. 

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