Rezza: aumentare i vaccinati anche tra i più adulti
Il piano per l'eradicazione del morbillo "da qui a circa un mese sarà portato all'attenzione delle Regioni. Anche per l'arricchimento con il contributo regionale". Lo ha annunciato oggi il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Claudio D'Amario, intervenuto alla presentazione del primo rapporto annuale dell'Osservatorio strategie vaccinali. "Il piano - ha spiegato - si basa su una rivalutazione di tutti gli operatori del settore della sanità pubblica che sono interessati all'immunizzazione attiva soprattutto nei confronti del morbillo, che è una malattia ancora con una importante mortalità.
Per eliminare il morbillo "bisogna aumentare la percentuale di vaccinati anche nelle fasce d' età più adulte, nelle università e in altre contesti che possono offrire la possibilità di immunizzare giovani adulti, particolarmente a rischio: l' età media di chi si ammala è infatti 25 anni". Lo ha spiegato Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell' Istituto superiore diSanità, a margine della presentazione questa mattina a Roma del primo rapporto dell' Osservatorio Strategie Vaccinali, dove è stata annunciata l' imminente presentazione alle Regioni del Piano di eliminazione del virus, da parte del ministero della Salute. "Il morbillo - ha detto Rezza- doveva essere eliminato dalla regione europea già dal 2015. E invece siamo ritardatari. L' Italia, inoltre è tra i Paesi più colpiti negli ultimi due anni". Ora, precisa Rezza, "il Piano è pronto e prevede una strategia vaccinale più aggressiva. Anche perché in questi ultimi due anni il morbillo si è mostrato non tanto una patologia dei bambini che, in genere, vengono vaccinati con coperture elevate. Ma è diventato un problema nelle persone adulte. Questo vuol dire che bisogna fare in modo che siano immunizzate anche persone che non hanno avuto il morbillo da giovani e che non sono state vaccinate. La vaccinazione antimorbillosa, in ogni caso, è offerta gratuitamente per raggiungere l' obiettivo dell' eliminazione" della malattia.
Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston
Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino
Metà dei casi in Sud Sudan e Afganistan, un miliardo a rischio
Coinvolti Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti