"Centrati gli obiettivi" di esercizio, sottolinea l'azienda in occasione della presentazione dei dati finanziari internazionali a Basilea
Risultati 2018 secondo le attese per il gruppo farmaceutico svizzero Roche in Italia, con un fatturato pari a 867,3 milioni di euro contro i 957,5 mln del 2017 (-9,4%). "Centrati gli obiettivi" di esercizio, sottolinea l'azienda in occasione della presentazione dei dati finanziari internazionali oggi a Basilea. Per il braccio tricolore del colosso renano si tratta infatti di "un risultato importante e solido, a fronte di un anno caratterizzato dalla competizione dei biosimilari entrati nel mercato dell' ematologia e dell' oncologia, che hanno interessato i due prodotti di punta dell' azienda, e dal rinnovamento del portafoglio". La compagnia segnala in particolare il lancio di "quattro importanti prodotti ad alto grado di innovazione: Tecentriq* e Alecensa* contro alcune forme di tumore del polmone, Ocrevus* che segna il ritorno di Rochenell' area delle neuroscienze con il primo farmaco indicato nella sclerosi multipla primariamente progressiva, ed Hemlibra* protagonista di uno storico passo avanti per la comunità dell' emofilia.
Ottima la performance relativa ai prodotti derivati dalle aree ad alto tasso di innovazione, in particolare per il franchise Her2 in cui Roche si conferma anche nel 2018 leader di mercato per il trattamento del carcinoma mammario". Commenta Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche Spa: "Il 2018 è stato un anno di transizione a favore di una continua innovazione, un anno sicuramente entusiasmante per il significativo numero di lanci di nuovi prodotti capaci di cambiare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari".
"Siamo in una fase di piena trasformazione del nostro business - aggiunge il manager - come testimonia la nostra pipeline sempre più variegata in termini di nuove indicazioni, prodotti e nuove patologie in cui Roche punta a fare la differenza, impegnandosi anche in aree ad alto rischio come le neuroscienze e le malattie rare, dove altre aziende decidono di non investire". Per il 2019 e i prossimi 3 anni, prevede la società, "la performance sarà fortemente legata al successo dei farmaci appena lanciati e alle nuove indicazioni attese in area onco-ematologica. Le priorità continueranno a essere la ricerca clinica", in cui "nonostante un contesto non particolarmente favorevole" Roche Italia "non cessa di credere e investire, collocandosi ai primi posti in Europa per pazienti coinvolti e numero di studi attivati, e il confronto costante con tutti gli attori del sistema salute affinché le opzioni terapeutiche più innovative siano presto rese disponibili in tutte le regioni italiane"
"Le prime Regioni che hanno avuto a disposizione i nostri nuovi farmaci hanno manifestato grande soddisfazione - evidenzia de Cicco - e auspichiamo che le stesse novità siano presto rese disponibili a tutti i pazienti italiani, da Nord a Sud. L' anno appena iniziato sarà anche cruciale per il percorso di revisione della gestione della spesa farmaceutica e la semplificazione del meccanismo del payback ospedaliero, che dovrà tenere conto del bilanciamento dei tetti tra spesa farmaceutica ospedaliera, dove l' innovazione gioca un ruolo chiave, e territoriale. Il confronto tra il comparto farmaceutico e le Regioni si è finora rivelato costruttivo, per questo crediamo nell' importanza di un dialogo allargato anche alle altre Istituzioni per continuare a migliorare le sinergie con il sistema salute".
Per l' affiliata italiana di Roche resta infatti un "punto fermo della strategia l' impegno sul fronte della sostenibilità del sistema salute". In quest' area "da oltre un decennio l' azienda è precursore" e anche "nell' anno appena trascorso Roche ha confermato la propria attenzione alle risorse pubbliche dedicate alla salute, continuando a realizzare progettualità per evitare gli sprechi e per l' ottimizzazione delle risorse. Inoltre - ricorda la società - è stato realizzato e presentato presso il Senato il primo modello per la misurazione dell' impatto economico delle sperimentazioni cliniche, che ha calcolato i costi evitati alle aziende sanitarie per procedure diagnostiche, dispositivi medici e farmaci: solo in ambito onco-ematologico, si stima che l' impegno in ricerca clinica di Roche abbia contribuito a risparmi pari a 151 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale".
Operativa nel nostro Paese da oltre 120 anni, Roche investe ogni anno 40 mln in ricerca scientifica. Nel 2018, grazie alla collaborazione con oltre 230 centri di ricerca, ha registrato 223 studi clinici a beneficio di 10.776 pazienti. "Un impegno senza pause", quello della Ricerca & Sviluppo, che "richiede tenacia e grande flessibilità in uno scenario in continuo cambiamento", e che si concentra in particolare su oncologia (27 molecole allo studio) e il sistema nervoso centrale (27 studi clinici che coinvolgono circa 60 centri). In neurologia l' azienda punta a terapie personalizzate e precoci, con un focus su patologie come Alzheimer, Sma (atrofia muscolare spinale), Huntington, distrofia muscolare di Duchenne e autismo.
A riprova che per Roche "l' impegno della ricerca è un vero e proprio imperativo", il gruppo ricorda anche "il sostegno ai giovani e alla ricerca indipendente. Il programma Roche per la ricerca, da quest' anno passato sotto la guida di Fondazione Roche e dedicato ai giovani scienziati under 40, in soli 3 anni ha finanziato in Italia i progetti di 28 ricercatori per un valore superiore a 2 milioni euro". Ancora, "nel 2018 Roche si è affacciata al tema dell' Open Innovation lanciando il bando 'HealthBuilders' del valore di 200 mila euro, volto a premiare le migliori start-up che presenteranno progetti digitali innovativi pensati per migliorare la qualità di vita dei pazienti". In marzo l' annuncio dei vincitori.
E' arrivato poi alla terza edizione il premio letterario #afiancodelcoraggio: dà voce a storie di vita raccontate da uomini che vivono accanto a una persona malata e ha già ricevuto due riconoscimenti dalla Presidenza della Repubblica. Dopo i tumori femminili e la sclerosi multipla, quest' anno il riconoscimento è dedicato all' emofilia. Con l' avvio del 2019, infine, si conclude il primo anno di attività di Fondazione Roche, presieduta da Maria Pia Garavaglia ed espressione di tutte e tre le divisioni aziendali presenti in Italia (Roche Spa, Roche Diagnostics Spa e Roche Diabetes Care Italy Spa). La missione 2018 è stata il "sostegno alla ricerca indipendente, al dialogo con le Istituzioni con un confronto aperto sul futuro del Ssn, e al supporto delle associazioni pazienti e delle realtà no-profit del territorio".
La pubblicazione è promossa da Fondazione Roche, da sempre impegnata a promuovere il dialogo tra innovazione scientifica e bisogni della collettività. Il volume raccoglie i contributi di oltre 90 autori
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