Canali Minisiti ECM

Le relazioni finanziarie tra medici e industria influenzano le prescrizioni

Professione Redazione DottNet | 06/02/2019 14:08

Pubblicato uno studio sulla rivista The Oncologist

Uno studio pubblicato su 'The Oncologist' fotografa la realtà delle relazioni finanziarie fra camici bianchi e industria farmaceutica. Secondo la nuova ricerca, i medici specialisti che hanno regolarmente ricevuto pagamenti da chi produce un determinato farmaco antitumorale, per una consulenza o per aver tenuto relazioni scientifiche a convegni relative a una terapia, sono realmente più propensi a prescrivere tale prodotto, rispetto a trattamenti alternativi. Lo studio ha valutato i dati sulla prescrizione di farmaci anticancro somministrati per via orale tra il 2013 e il 2015 per quattro tipi di neoplasia: carcinoma prostatico (abiraterone, enzalutamide), carcinoma renale (axitinib, everolimus, pazopanib, sorafenib, sunitinib), carcinoma polmonare (afatinib, erlotinib) e leucemia mieloide cronica (dasatinib, imatinib, nilotinib).

Tra i 2.766 medici inclusi nell' indagine, quelli che hanno ricevuto pagamenti legati a studi o a relazioni su un farmaco per almeno 3 anni consecutivi hanno aumentato la prescrizione di quel medicinale. Questo pare valga per i prodotti contro cancro del rene, leucemia mieloide cronica e cancro del polmone, ma non per il cancro alla prostata, precisano gli studiosi del Memorial Sloan Kettering Cancer Center. "Questi risultati si aggiungono a un crescente corpo di prove che suggerisce come i medici siano più propensi a usare farmaci prodotti da da aziende che hanno dato loro denaro in passato", assicura l' autore principale Aaron Mitchell.

pubblicità

fonte: adnkronos

Commenti

I Correlati

Lo studio di Nursing up, "all'estero l'età media è di 41 anni, manca ricambio"

Nel 2024 i controlli fiscali sono aumentati dell’8%, ma restano limitati: secondo la Corte dei Conti, più esposte le partite IVA nei settori di edilizia, ristorazione e i professionisti

Rafforzate le cure palliative e introdotti poteri di commissariamento per le Regioni inadempienti. Escluse dal Ssn le procedure attuative del fine vita, previsto un Comitato nazionale

Cartabellotta: "Le segnalazioni sulla difficoltà di accesso al PLS arrivano oggi da tutte le Regioni, evidenziando criticità ricorrenti: complessità burocratiche, carenza di risposte da parte delle ASL, troppi assistiti"

Ti potrebbero interessare

La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate

Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro

Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti

Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"

Ultime News

Più letti