Pubblicato uno studio sulla rivista The Oncologist
Uno studio pubblicato su 'The Oncologist' fotografa la realtà delle relazioni finanziarie fra camici bianchi e industria farmaceutica. Secondo la nuova ricerca, i medici specialisti che hanno regolarmente ricevuto pagamenti da chi produce un determinato farmaco antitumorale, per una consulenza o per aver tenuto relazioni scientifiche a convegni relative a una terapia, sono realmente più propensi a prescrivere tale prodotto, rispetto a trattamenti alternativi. Lo studio ha valutato i dati sulla prescrizione di farmaci anticancro somministrati per via orale tra il 2013 e il 2015 per quattro tipi di neoplasia: carcinoma prostatico (abiraterone, enzalutamide), carcinoma renale (axitinib, everolimus, pazopanib, sorafenib, sunitinib), carcinoma polmonare (afatinib, erlotinib) e leucemia mieloide cronica (dasatinib, imatinib, nilotinib).
Tra i 2.766 medici inclusi nell' indagine, quelli che hanno ricevuto pagamenti legati a studi o a relazioni su un farmaco per almeno 3 anni consecutivi hanno aumentato la prescrizione di quel medicinale. Questo pare valga per i prodotti contro cancro del rene, leucemia mieloide cronica e cancro del polmone, ma non per il cancro alla prostata, precisano gli studiosi del Memorial Sloan Kettering Cancer Center. "Questi risultati si aggiungono a un crescente corpo di prove che suggerisce come i medici siano più propensi a usare farmaci prodotti da da aziende che hanno dato loro denaro in passato", assicura l' autore principale Aaron Mitchell.
fonte: adnkronos
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Amedeo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica
Non sarà possibile accumulare nuovi crediti, ma solo usare quelli effettuati nel 2023
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Amedeo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica
Non sarà possibile accumulare nuovi crediti, ma solo usare quelli effettuati nel 2023
Commenti