Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensionamento di quelle criticità"
Cosa sarebbe oggi la sanità senza tecnologie? Cosa farebbe funzionare l’immenso sistema di diagnostica, di presa in carico tempestiva e terapie, di soccorso e di cura che risponde ai bisogni di salute senza le tecnologie avanzate oggi disponibili in una sala operatoria, in una rianimazione, al letto del degente ed al domicilio? Ebbene: dietro le migliaia (un grande ospedale ha mediamente a disposizione tra le 20 e le 30mila piccole o grandi soluzioni apparecchiature) di tecnologie che assicurano – con l’intervento degli operatori sanitari, dai medici agli infermieri - la salute di tutta la popolazione ci sono (anche) gli ingegneri clinici. Vale a dire: gli esperti della tecnologia che cura.
Da domani oltre duemila soci dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici-AIIC si riuniscono a Roma per il loro 24° Convegno nazionale, che avrà come tema CRONICITA’, TERRITORIO, PROSSIMITA’: COSTRUIAMO INSIEME L’ECOSISTEMA DIGITALE (15-18 maggio, Convention Centre La Nuvola). Un titolo che suggerisce la necessità di pensare in modo nuovo – in termini, appunto, di "sistema interconnesso" - all’intero panorama delle tecnologie healthcare. Un sistema che deve avere anche caratteristiche di eticità e di responsabilità sociale, ed infatti come primo gesto del suo evento annuale il Consiglio Direttivo di AIIC sarà presente domani 15 maggio in Vaticano all’udienza di papa Francesco, a cui presenterà il suo impegno a favore delle opere di carità e missione della Chiesa in ambito sanitario.
Ma quando AIIC parla di ecosistema digitale a cosa si riferisce? Come precisa Umberto Nocco, presidente AIIC, "Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensionamento di quelle criticità rappresentate dalle liste d’attesa, dalla disequità delle risposte sanitarie sul territorio o dalla mancante interoperabilità dei dati. Ma se quest’attesa è logica, è anche vero che non si può immaginare che il SSN nel suo complesso vada avanti in ordine sparso, offrendo risposte sconnesse e probabilmente parziali. Ecco dunque la necessità di quello che abbiamo definito ecosistema digitale che sia luogo di riferimento, governo e connessione del cambiamento in atto". Afferma Lorenzo Leogrande, presidente del Convegno: "Osservando con attenzione i contenuti della discussione sulle misure e sugli investimenti previsti nel PNRR per la sanità, è possibile cogliere al volo gli ambiti strategici odierni su cui puntare l’attenzione ed intervenire per un SSN rifondato e rinforzato: cronicità, territorio e prossimità. Ambiti e valori apparentemente disgiunti, ma che nel loro insieme focalizzano sfide molto differenziate ed essenziali da cui dipende il futuro della sanità nazionale. Oggi ormai sappiamo che anche dal punto di vista degli esperti di sanità il Convegno AIIC è uno dei momenti più attesi dell’anno, perché il nostro approccio alle tecnologie healthcare è sempre concreto, mai banale o mitizzante".
Un momento atteso che (dopo i corsi di formazione del 15 e le prime sessioni del 16 mattina) si apre "formalmente" con la sessione istituzionale prevista per il pomeriggio del 16 maggio per discutere di "ecosistema" da più punti di vista, ed a cui parteciperanno (tra gli altri) Filippo Anelli (Presidente FNOMCeO), Americo Cicchetti (Ministero della Salute), Michele Perrini (Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri), Fernanda Gellona (Direttore Generale Confindustria DM), Enrica Porcari (CERN), Giulio Siccardi (Agenas), Paolo Ferdinando Giuseppe Donzelli (Dipartimento trasformazione digitale), Anselmo Campagna (Coordinatore tecnico della Commissione Salute, Conferenza delle Regioni). All’inaugurazione porteranno il loro contributo anche Ilaria Cinelli (ingegnere biomedico componente dell'Aerospace Medical Association) e Bebe Vio, in compagnia di Emanuele Lambertini in rappresentanza della Fondazione art4sport.
Se questa è la visione "complessiva" ed inaugurale, quali sono poi gli approfondimenti "centrali ed imperdibili" del programma 2024? Li precisa Stefano Bergamasco, coordinatore del Comitato scientifico del Convegno (a cui hanno contribuito i componenti del Consiglio Direttivo AIIC: Gianluca Giaconia, Giovanni Poggialini, Giulio Iachetti, Leo Traldi, Emilio Chiarolla, Amedeo Lanzani, Pasquale Garofalo, Andrea Fisher, Francesco Pezzatini e Carmelo Minniti): "Nell’agenda del Convegno di quest’anno sono presenti oltre cinquanta sessioni, a cui si aggiungono undici corsi di formazione.
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