Canali Minisiti ECM

Carenza Mmg, Snami: “È un diritto completare l’iter formativo post laurea”

Sindacato Redazione DottNet | 04/03/2019 14:23

Per il sindacato “l’aumento delle borse nel triennio 2018-2021 è sicuramente un buon proposito ma questi numeri non basteranno a coprire il fabbisogno nazionale e riassorbire l’imbuto formativo”

Il Sindacato Autonomo interviene sulla carenza di Medici di Medicina Generale. “Da anni puntualmente denunciamo inascoltati - dice Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami -, la politica scellerata dei governi che nel tempo hanno sempre procrastinato una adeguata programmazione del fabbisogno di borse di studio per il corso di formazione di medicina generale, per cui adesso ci troviamo con più di 10.000 medici privi del titolo di formazione richiesto dalla normativa europea nel Sistema Sanitario Nazionale”.


 
“L’aumento delle borse nel triennio 2018-2021, novecento unità in più ogni anno per 3 anni, è sicuramente un buon proposito - spiega Simona Autunnali, vicesegretario nazionale dello Snami e responsabile nazionale dei Giovani Medici, - ma questi numeri non basteranno a coprire il fabbisogno nazionale e riassorbire l’imbuto formativo”.

 
“Come Snami - aggiunge Federico Leto, responsabile nazionale della Continuità Assistenziale, - stiamo ascoltando attentamente i Medici che per anni hanno prestato la loro professionalità al SSN senza essere ufficialmente riconosciuti e studiando con loro le misure di “emergenza” al fine di risolvere le problematiche sulla loro formazione. Abbiamo incontrato in questi giorni molti Colleghi dei “camici grigi” ed insieme stiamo definendo una soluzione in un clima di serena collaborazione tra professionisti della stessa categoria.”  “Lavoriamo insieme - conclude Angelo Testa - per un Medico di Medicina Generale formato affinché i professionisti che hanno retto il Sistema Sanitario Nazionale per anni possano avere il diritto di completare l’iter formativo post laurea, attraverso un percorso che, sono sicuro, riusciremo a condividere”.

Commenti

I Correlati

"In merito alla cosiddetta riforma della medicina territoriale, prima di discutere dello status giuridico del medico di medicina generale, toccherebbe rendere edotta la popolazione sul tipo di assistenza che si vuole offrire"

I medici di famiglia dai 45.203 che erano nel 2013 sono diventati 37.983 nel 2023 (-7.220). In calo anche i pediatri (-999 in 10 anni per un totale nel 2023 di 6.706 unità)

Quici: “Gli oltre 40mila MMG che entrerebbero nella dipendenza potrebbero diventare competitor dei dipendenti nella gestione dei fondi contrattuali e nei percorsi di carriera"

De Rango (Cimop): “Contratti fermi da 20 anni, è una vergogna”

Ti potrebbero interessare

Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"

"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”

Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”

Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo

Ultime News

Più letti