Per il momento il problema interessa la sede di Cagliari. L'Ente sta inviando lettere perché la patologia è troppo generica
Un’assenza per malattia di quattro anni fa si sta trasformando in un incubo per pazienti e medici di famiglia. L’Inps sta chiedendo spiegazioni sulla patologia indicata nel documento del medico perché sarebbe troppo generica. O meglio l'Istituto, come scritto in una di queste missive, ritiene il certificato medico "anomalo sotto il profilo medico legale, poiché la diagnosi non comprova l'incapacità temporanea al lavoro".
Per il momento il problema sta coinvolgendo il distretto di Cagliari ma non è escluso che nei prossimi mesi la questione diventi nazionale. "Sono centinaia le lettere dell'Inps di Cagliari che stanno arrivando ai cittadini che si stanno rivolgendo ai propri medici di famiglia e si riferiscono ad un periodo che risale anche a 4-5 anni fa - spiega all'Ansa Edoardo De Pau, presidente provinciale del Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani (Snami) -.
Così se il medico ha diagnosticato ad esempio un'ipertensione arteriosa, avrebbe dovuto indicare, invece, "crisi ipertensiva in iperteso". "Viene da chiedersi perché dal 2015 ad oggi non sono stati fatti i controlli? - incalza De Pau - perché questi particolari non sono stati contestati immediatamente? Il medico di famiglia potrebbe essere andato anche in pensione o addirittura morto. A chi si rivolge il lavoratore? E quando i certificati sono stati rilasciati in qualche ospedale, Come si rintracciano quei medici ospedalieri? Ci sono grossi problemi - conclude De Pau - e stiamo pensando di chiedere, come sindacato, un incontro con l'Inps per sollecitare chiarimenti su questa vicenda che, a quanto mi risulta, è unica in Italia".
Possono essere riscattati, in tutto o in parte, nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi, i periodi successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al primo gennaio 2024
L’importo della trattenuta verrà prelevato in unica soluzione nei casi in cui il netto pensionistico corrisposto a luglio 2025, dopo l’effettuazione del prelievo, risulterà superiore al 50% del netto percepito nel mese precedente
Secondo l’ultimo Monitoraggio Inps, da gennaio a marzo 2025 sono stati liquidati 194.582 nuovi trattamenti pensionistici. Di questi, solo 54.094 sono pensioni anticipate (dato ancora provvisorio), con un assegno medio di 2.065 euro
Le aliquote di rendimento sono state aumentate del 2 per cento per ogni anno di permanenza in attività oltre l’età ordinaria di pensionamento
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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