
Lo rivela un'indagine condotta da Cittadinazattiva in collaborazione con l'Associazione Italiana Leucemie (Ail)
Nove pazienti su 10 sono soddisfatti del personale sanitario e il 100% riceve chemioterapia in tempi rapidi, al massimo entro 30 giorni. Ma quello che affatica i malati di leucemia sono soprattutto le lunghe ore passate in attesa di poter fare la terapia. Tempi morti più difficili da sopportare per chi soffre la debolezza e i fastidi causati dalla malattia e che possono arrivare fino a 8 ore. A fornire il quadro dell'assistenza nei day hospital di oncoematologia è un'indagine condotta da Cittadinazattiva in collaborazione con l'Associazione Italiana Leucemie(Ail) e presentata a Roma.
Condotta in 46 strutture di oncoematologia in Italia e realizzata grazie al sostegno non condizionato di Roche, l'indagine rivela che l'88% dei pazienti valuta positivamente le informazioni sul percorso di cura ottenute durante la prima visita e l'85% valuta positivamente le professionalità e l'umanità del personale sanitario.
"Emerge - spiega Antonio Gaudioso, segretario di Cittadinanzattiva - un'organizzazione del servizio ripiegata sulle proprie necessità e che non mette al centro le esigenze dei pazienti". "E' indispensabile un intervento concreto per aggiornare percorsi, procedure nelle strutture da parte di chi ha il potere ed il dovere di farlo", commenta il vicepresidente Ail, Marco Vignetti.
Con meno fondi disponibili, le risorse per la valorizzazione del personale sanitario – un punto cruciale per contrastare l’emorragia di medici e infermieri verso il settore privato o l’estero – verranno necessariamente ridotte
Crialesi: “I dati aggiornati confermano una crescita costante della popolazione over 65. Questo fenomeno si accompagna a un divario crescente tra aspettativa di vita e anni vissuti in buona salute o in piena autonomia”
Sei aree di competenza, dalla telemedicina alle nuove terapie
Sicpre, procedura a carico del Ssn. Schillaci, ricostruire il seno dopo il tumore è essenziale
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti