
"Il ministro evidentemente non è informata"
"Resistenze sindacali al cambiamento? Evidentemente il ministro della Salute è male informata". Lo sostiene Silvestro Scotti, segretario nazionale Fimmg intervenendo sulle dichiarazioni di Giulia Grillo che ieri, in audizione in commissione sul Federalismo fiscale, ha parlato dei 'resistenze sindacali' che bloccano le riforme. "Siamo sorpresi e profondamente dispiaciuti - ha detto Scotti - della posizione espressa ieri presso la Commissione parlamentare per l' attuazione del federalismo fiscale dal ministro Grillo riguardo alla Fimmg e alle nostre presunte resistenze sindacali rispetto al cambiamento necessario ad evitare lo tsunami della carenza dei medici di medicina generale, che le ricordiamo come Fimmg abbiamo denunciato da più di 10 anni, e a cui nel corso di questi anni abbiamo anche cercato di proporre soluzioni alla politica, troppo spesso inascoltati, come appare anche oggi".
Occhi puntati anche alla Legge di Bilancio. Senza risorse centralità e attrattività della medicina territoriale resterebbero solo sulla carta
Orari più flessibili, supporto ai giovani medici nelle AFT e risorse per il funzionamento delle Case di Comunità in linea con il PNRR. I tempi più complessi rinviati alla prossima tornata contrattuale, adesso è corsa all'accordo
Soddisfazione per la proposta del programma scientifico e politico che hanno visto una partecipazione intensa dei delegati
Scotti: “Medici di medicina generale troppo pochi, solo 68 ogni 100mila abitanti”
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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