Sioot, pronta a partire con due sperimentazioni in due ospedali italiani
Dall' ossigeno-ozono terapia una possibile alternativa agli antibiotici e ai rischi legati alla sempre minore efficacia di questi farmaci. L' aumento dei 'superbatteri' resistenti rappresenta una delle maggiori emergenze sanitarie a livello internazionale, con un particolare allarme in Italia, dove l' antibiotico-resistenza per tutti i patogeni 'sorvegliati speciali' si mantiene elevata e superiore alla media europea. Tutta italiana, però, è anche la proposta della nuova strada da percorrere per arginare il fenomeno. "L' ozono è un potente antibatterico, un antivirale e un antimicotico. Può rappresentare il futuro della lotta alle infezioni", spiega all' AdnKronos Salute Marianno Franzini, presidente della Società internazionale di ossigeno ozono terapia (Sioot) pronta a partire con due sperimentazioni in due ospedali italiani - uno a Roma uno a Milano - per valutare l' azione della terapia nella prevenzione delle infezioni post operatorie.
L' ossigeno-ozono terapia - ricorda Franzini che da oltre 30 anni si occupa di questa cura - ha un' azione positiva sul microcircolo e agisce contro le infezioni. Ha quindi molte indicazioni. "Negli anni - aggiunge - abbiamo selezionato 42 patologie che rispondono a questa terapia". Ma la sfida dell' antibiotico-resistenza oggi è "quella più importante da vincere. L' Organizzazione mondiale della sanità parla chiaro: abbiamo già 10 mila morti l' anno a causa dell' inefficacia dei farmaci contro i patogeni resistenti. E nel 2050 il fenomeno dell' antibiotico-resistenza sarà la prima causa di morte: ucciderà più delle malattie cardiovascolari e dei tumori". L' ossigeno-ozono terapia "può rappresentare una barriera - sostiene l' esperto - Già ci sono evidenze cliniche. Abbiamo i protocolli e partiremo con la sperimentazione. Se i risultati saranno, e ne sono convinto, quelli che attendiamo, chiederemo al ministro della Salute di puntare su questa soluzione". Il progetto "è portare i risultati ottenuti anche all' Oms - precisa il presidente della Sioot - con cui già abbiamo lavorato con un progetto contro l' ulcera di Buruli (la cosiddetta ulcera mangia-carne), grave malattia infettiva che si contrae in Africa e in alcuni Paesi dell' America Latina e contro la quale sono stati ottenuti ottimi risultati". Il vantaggio della terapia, evidenzia Franzini, "è anche il costo relativamente basso". La cura contro le infezioni è basata sul prelievo del sangue del paziente, l' arricchimento con le due sostanze e l' immissione in circolo del sangue arricchito. Le due sostanze non hanno costi elevati e il macchinario ad hoc costa intorno ai 15 mila euro. "Ecco - ironizza lo specialista - forse questo è un difetto della terapia: costa poco".
Uno studio clinico internazionale ha dimostrato come l’innovativo farmaco Brensocatib sia in grado di modulare efficacemente l’infiammazione nei pazienti affetti da bronchiectasie
Il farmaco sperimentale nerandomilast ha soddisfatto l’endpoint primario di entrambi gli studi di fase III, FIBRONEER™-IPF e FIBRONEER™-ILD, riducendo il declino della capacità vitale forzata
Si tratta di un medicinale orfano, 4 nuove molecole chimiche, 2 generici, un farmaco di importazione parallela e 3 estensioni di indicazioni terapeutiche
Trump firma un ordine esecutivo per abbassare i prezzi dei farmaci
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Commenti