Canali Minisiti ECM

Anaao, il Veneto vuole privatizzare la sanità

Sindacato Redazione DottNet | 26/04/2019 21:49

Carenza medici alibi per una Sanità low cost. Bocciati dalla Consulta

"I medici specialisti o quasi specialisti in Veneto ci sono. Ma allora perché nella Regione si stanno concentrando sull'ingaggio di medici dalla Romania o addirittura neolaureati? La sensazione è che si stia confezionando un alibi per privatizzare la Sanità Pubblica". Lo dice il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici del Servizio sanitario nazionale Carlo Palermo. "Il tentativo è anche quello di avere una Sanità low cost - continua - lo dimostra anche la sentenza di dieci giorni fa della Corte Costituzionale che ha respinto la richiesta della Regione Veneto che chiedeva di non applicare ai dirigenti medici e sanitari l'incremento contrattuale minimo del 3,48% sulle retribuzioni previsto per tutto il pubblico impiego".

pubblicità

Secondo il sindacato insomma "vogliono far intendere all'opinione pubblica con una forte azione mediatica che stanno facendo tutto il possibile per affrontare questa emergenza della carenza dei medici nel Servizio sanitario regionale. Ma i numeri dicono altro". Palermo snocciola i dati: ci sono 500 specializzandi dell'ultimo anno, più altri 90 finanziati con le borse di studio regionali, per un totale di circa 600 specializzandi dell'ultimo anno. "Le assunzioni di questi camici bianchi da parte delle aziende sanitarie per concorso pubblico dal primo gennaio 2019, come stabilisce un articolo della legge di Bilancio 2019, potrebbero permettere, se non di risolvere il problema della carenza dei medici, sicuramente di tamponarlo".  E Dall'Anaao Veneto rincarano: "Oggi nella Regione il 21% del totale dei letti disponibili in ospedale e nei centri riabilitativi periferici è in forma privata convenzionata. E' evidente che si vuole percorrere la strada della privatizzazione fino in fondo. E per i medici vogliono contratti più a buon mercato: il ricorso alla Consulta ne è la dimostrazione". 

Commenti

I Correlati

Quici: "E' ora necessaria una seria riforma che deve mirare al completamento della loro formazione sul campo”

Di Silverio (Anaao): "defiscalizzare parte dello stipendio come fatto per i privati per rendere più appetibile la professione del dipendente gravata oggi dal 43% di aliquota fiscale". Onotri (Smi): "Invertire il definanziamento pubblico alla sanità"

A Torino oltre 600 specialisti in anestesia e rianimazione al congresso nazionale dell'Area culturale emergenza Ace

Snami: il futuro è l'assistenza primaria

Sindacato | Redazione DottNet | 24/04/2024 11:20

Testa: "Molte le criticità relative alle case di comunità e ai Centri di Accoglienza Urgenze (CAU). Occorre una revisione delle strategie operative per garantire una presa in carico più efficace dei pazienti"

Ti potrebbero interessare

Quici: "E' ora necessaria una seria riforma che deve mirare al completamento della loro formazione sul campo”

Di Silverio (Anaao): "defiscalizzare parte dello stipendio come fatto per i privati per rendere più appetibile la professione del dipendente gravata oggi dal 43% di aliquota fiscale". Onotri (Smi): "Invertire il definanziamento pubblico alla sanità"

Snami: il futuro è l'assistenza primaria

Sindacato | Redazione DottNet | 24/04/2024 11:20

Testa: "Molte le criticità relative alle case di comunità e ai Centri di Accoglienza Urgenze (CAU). Occorre una revisione delle strategie operative per garantire una presa in carico più efficace dei pazienti"

"Il Paese sarà spaccato con un’assistenza pubblica che al Sud sarà da brividi"

Ultime News

La situazione delle liste d’attesa nel Servizio Sanitario Nazionale non mostra segni di miglioramento: attese troppo lunghe, strutture ospedaliere troppo lontane, difficoltà con i Cup e, troppo spesso, agende di prenotazione bloccate

La medicina difensiva spinge molti camici bianchi a prescrivere una ecografia o una visita in più costringendo però così chi ne ha davvero bisogno ad affollare le già lunghe liste di attesa

Scotti: "La Medicina Generale si riconferma ancora una volta l’unico vero baluardo del Servizio Sanitario Nazionale strutturalmente adeguato a fornire ai cittadini un’assistenza di prossimità, gratuita e accessibile a tutte le fasce socio-economiche,

Su Jama i risultati di questa indagine: i pazienti a cui viene erroneamente assegnata una diagnosi di infarto miocardico sono spesso sottoposti a ulteriori test, tra cui imaging ad alto costo e procedure invasive potenzialmente rischiose