Canali Minisiti ECM

Ictus: con un farmaco salvavita aumentano i tempi d'intervento

Farmaci Redazione DottNet | 04/06/2019 14:58

Il medicinale è capace di disostruire l'arteria cerebrale occlusa entro le prime 4-5 ore dalla comparsa dei sintomi

Per cercare di ridurre i danni provocati dall'ictus cerebrale, prima si interviene e meglio è.  Ma c'è una buona notizia: il trattamento che salva dalle sue conseguenze invalidanti può essere somministrato in un arco di tempo più lungo di quanto finora noto, cioè fino a 9 ore dopo.  E' quanto emerge dal Congresso dell'European Stroke Organization, che si è appena concluso a Milano, a cui hanno partecipato oltre 5.600 specialisti.  L'ictus cerebrale, che nel nostro Paese colpisce circa 150.000 persone ogni anno, è una patologia tempo-dipendente: "Studi dimostrano che la mortalità e le disabilità permanenti diminuiscono in maniera significativa ogni 15 minuti giocati in anticipo sull'ictus", precisa Danilo Toni, presidente dell'Italian Stroke Organization e direttore Unità di Trattamento Neurovascolare d'Urgenza Policlinico Umberto I di Roma.

Per questo è fondamentale che, in presenza dei sintomi, la persona venga al Pronto Soccorso dell'Ospedale dotato di Unità Neurovascolare (Stroke Unit) più vicino.

Qui infatti può essere effettuato un trattamento trombolitico, cioè con la somministrazione di un farmaco capace di disostruire l'arteria cerebrale occlusa, entro le prime 4-5 ore dalla comparsa dei sintomi (o con la trombectomia meccanica entro le prime 6). Ora gli esperti però concordano nell'ampliare la finestra temporale entro le quali si può intervenire per limitare i danni. Le ultime evidenze mostrano in fatti che la trombolisi può essere somministrata, con buoni risultati, fino a 9 ore dopo in pazienti selezionati con tecniche di 'neuroimaging'. Nel corso del Congresso è stata ribadita l'importanza del Piano di Azione per l'Ictus in Europa 2018-2030, tra i cui ambiziosi obiettivi vi è "la riduzione numero degli ictus in Europa del 10% e il trattamento di almeno il 90% dei pazienti colpiti in una Stroke Unit", dichiara Francesca Romana Pezzella, neurologo della Stroke Unit dell'Ospedale San Camillo di Roma e co-presidente per l'implementazione del piano.

Commenti

I Correlati

Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco

Allo stroke sopravvivono 45mila pazienti, che si trovano però a fare i conti con deficit motori (il 40% di loro) e cognitivi (più del 50%)

È un dispositivo temporaneo, utile soprattutto nei bambini

Colivicchi: "Tutti dovrebbero conoscere i propri valori di colesterolo nel sangue, facendo attenzione al colesterolo LDL; infatti, questo potrebbe portare a gravi e irreversibili problemi di salute”

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti