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Ibrutinib: aumenta la sopravvivenza nei pazienti con leucemia linfatica

Oncologia Redazione DottNet | 04/06/2019 15:04

I dati emersi dallo studio Resonate a follow-up mediano di 64 mesi evidenziano i benefici di un trattamento in monoterapia

 I risultati di due studi di fase III su un farmaco contro la leucemia linfatica cronica confermano l' aumento della sopravvivenza. Janssen (azienda del gruppo Johnson & Johnson) ha annunciato a congresso Asco di Chicago (American Society Clinical Oncology) i risultati di un follow-up a lungo termine di due studi su ibrutinib, in pazienti con leucemia linfatica cronica (Llc), la forma più comune di leucemia negli adulti. I dati emersi dallo studio Resonate a follow-up mediano di 64 mesi evidenziano i benefici di un trattamento con ibrutinib in monoterapia in termini di prolungata sopravvivenza libera da progressione di malattia, rispetto a una terapia con ofatumumab, in pazienti con Llc, precedentemente trattati.

La sopravvivenza globale mediana è risultata pari a 67,7 mesi nel gruppo di pazienti che hanno ricevuto ibrutinib e di 65,1 mesi nel gruppo di ofatumumab, senza necessità di sospensione o aggiustamento per un crossover (passaggio) da ofatumumab a ibrutinib. I risultati di Resonate sono stati selezionati per il 'Best of Asco 2019' Meetings, fra i più innovativi e di prioritaria importanza per ricerca oncologica. 

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 I dati di un secondo studio, Resonate-2, con follow-up mediano di cinque anni, mostrano un aumento della durata della sopravvivenza libera da progressione da malattia con ibrutinib in monoterapia (70%) rispetto al chlorambucile (12%) in pazienti con Llc non trattata in precedenza, compresi quelli con malattia ad alto rischio per aspetti genomici.I dati dello studio saranno illustrati nel corso di una presentazione orale al 24.esimo ongresso dell' Associazione Ematologica Europea (Eha) ad Amsterdam. "Dalla prima approvazione europea nel 2014 - ha affermato Peter Hillmen, professore di ematologia sperimentale e consulente ematologo onorario al Leeds Teaching Hospitals Nhs Trust, Regno Unito, investigatore in entrambi gli studi - ibrutinib ha cambiato l' approccio terapeutico alla leucemia linfatica cronica. I risultati di questi studi offrono ulteriori conferme, sia per i medici che per i pazienti, sull' efficacia a lungo termine e di tollerabilità di ibrutinib come singolo agente. Non solo aumenta la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale, preservata anche in corso di follow-up, ma in alcuni casi la risposta terapeutica risulta migliorata, passando da parziale a completa per tutto il periodo".

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