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Arbitrato e blockchain: così fermeremo le denunce ai medici

Professione Redazione DottNet | 05/06/2019 20:12

Ogni anno prendono il via 35mila nuove azioni legali: il 95% dei procedimenti penali per lesioni personali colpose si conclude con un proscioglimento

Sono oltre 300mila, stando ai dati della della Commissione Parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari, le cause giacenti nei tribunali contro medici e strutture sanitarie (sia private che pubbliche). È uno dei dati presentati in occasione dell'evento 'Responsabilità professionale e arbitrato della salute', organizzato dall'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano in collaborazione con Consulcesi. Ogni anno prendono il via 35mila nuove azioni legali, anche se il 95% dei procedimenti penali per lesioni personali colpose si conclude poi con un proscioglimento. La chirurgia è il settore che riceve il maggior numero di denunce (45,1% dei casi), seguono l'area materno-infantile (13,8%), quella medica (12,1%). La maggior parte delle denunce parte dal sud Italia (44,5%), al nord sono poco oltre il 32% mentre nel centro Italia si fermano al 23,2%.

Per questo motivo Consulcesi ha lanciato l'idea dell'arbitrato della salute, una proposta raccolta da Pierpaolo Sileri del M5S, presidente della Commissione Sanità al Senato: "La nostra intenzione è di cercare una soluzione attraverso un disegno di legge, di mia iniziativa, che mira a creare una camera di arbitrato che tenderà a migliorare il rapporto tra medico e paziente", ha detto intervenendo in videoconferenza all'incontro.

"Un progetto che - ha aggiunto Francesco Del Rio, avvocato di Consulcesi - ha lo scopo di istituire un organismo di diritto pubblico all'interno del quale tutti i soggetti, direttamente ed indirettamente coinvolti da un caso di presunta responsabilità medica, sono nelle migliori condizioni per poter collaborare, con l'ausilio necessario delle migliori professionalita del mondo giudiziario, legale, medico-legale, assicurativo e psicologico, di una soluzione conciliativa davvero condivisa".

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Una "importante proposta che potrebbe raffreddare i contenziosi - ha detto Roberto Carlo Rossi, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano -. Inoltre, si potrebbe ulteriormente stimolare il rapporto con il paziente anche attraverso la certificabilita della sua soddisfazione con strumenti moderni come la tecnologia Blockchain". E proprio in questo senso la tecnologia Blockchain è al centro del progetto sviluppato sempre da Consulcesi Tech: uno strumento innovativo per raccogliere in tempo reale le opinioni di pazienti sulle cure ricevute come puntualità del servizio, efficacia della comunicazione, qualità̀delle cure e professionalità del personale che saranno censiti in un database condiviso da tutte le strutture per garantire analisi confrontabili nel pieno rispetto della privacy e validati dalla blockchain. Altro strumento che consente al medico di 'proteggersi' dal rischio contenzioso è ovviamente la formazione: "Il medico formato e costantemente aggiornato - ha aggiunto Del Rio - sa fornire la migliore prestazione possibile al paziente e, nel contempo, sa meglio tutelare sé stesso di fronte a qualsiasi censura di responsabilità professionale".

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