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Toscana, stop alle carenze: ecco come

Farmaci Redazione DottNet | 06/06/2019 19:41

Prima Regione in Italia ad avviare un programma per affrontare la mancanza di farmaci

In Toscana non accadrà mai più che si verifichino carenze o comunque discontinuità di approvvigionamento per i farmaci per il morbo di Parkinson. E' quanto si afferma dalla Regione che in seguito alla delibera approvata nel corso dell'ultima la cui Giunta, nell'ultima seduta, ha approvato su proposta dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, una deliebra che fissa una serie di misure grazie alle quali i pazienti potranno sempre trovare i medicinali necessari, nella farmacia sotto casa, o in quelle ospedaliere.

Il provvedimento arriva in seguito a numerosi episodi di indisponibilità dei farmaci destinati alla terapia cronica dei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, che si sono verificati su tutto il territorio nazionale, e a seguito dei quali anche l'Aifa ha preso posizione di recente, autorizzando anche, in via eccezionale, l'importazione dei farmaci dall'estero. Molteplici, si spiega dal settore politiche del farmaco della Regione, i motivi di queste carenze, tra cui il basso costo di questi medicinali in Italia, motivo per cui i grossisti li dirottano verso Paesi dove hanno un prezzo più remunerativo.

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"Abbiamo deciso di attuare una serie di misure - ha detto Saccardi - per garantire la continuità terapeutica di questi trattamenti farmacologici essenziali e non altrimenti sostituibili. La Regione Toscana è stata la prima a farsi carico e ad affrontare con soluzioni concrete questo problema che si è verificato su tutto il territorio nazionale". In particolare Estar dovrà assicurare e garantire, in tutti i magazzini regionali farmaceutici e aziendali, adeguate scorte di ciascun principio attivo, che oltre alla gestione ordinaria consentano anche di coprire il fabbisogno nei casi di criticità o di emergenza dovuti alla temporanea carenza delle terapie farmacologiche essenziali.

Inoltre poiché la terapia spesso è basata sull'utilizzo di diversi farmaci, i medici potranno predisporre per i loro pazienti un programma terapeutico per ritirare in regime di erogazione diretta tutti i medicinali mensilmente, oppure anche solo quanto necessario a coprire periodi di scarsa reperibilità del farmaco nell'ambito territoriale. Il programma terapeutico avrà una validità di 6 mesi, ma sarà eventualmente rinnovabile per le terapie stabilizzate. Viene inoltre costituito in Regione un gruppo regionale di coordinamento per il monitoraggio del percorso terapeutico della malattia di Parkinson, con la funzione di effettuare un'analisi dei comportamenti e delle criticità che si verificano sul territorio. In Toscana il numero dei pazienti con Parkinson è di circa 20.000, più uomini che donne; negli ultimi anni si è progressivamente abbassata l'età di esordio della malattia, e ci sono pazienti anche di 40-50 anni.

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