Come muoversi tra importi da pagere e vantaggi per la pensione futura
Com’è noto, la legge n. 4/2019 ha introdotto il riscatto agevolato anche per coloro che hanno già un reddito personale, al costo di 5.241 euro per ogni anno di studi. In questo modo molti medici dipendenti stanno valutando l’opportunità di portarsi a casa i sei anni di laurea ad un prezzo veramente imbattibile.
Con il versamento di un importo pari a poco meno di 31.500 euro, totalmente deducibili dall’imponibile fiscale, e diluiti in 120 rate mensili da 262 euro ciascuna, in effetti gli interessati possono acquisire un vero tesoro, che un domani, grazie soprattutto al nuovo regime previdenziale del cumulo contributivo gratuito, potrà loro consentire di agganciare in anticipo la pensione di anzianità.
Per accedere a questo riscatto agevolato, occorre che i periodi cui si riferisce si collochino in ambito contributivo, cioè dal 1° gennaio 1996 in poi, e che assolutamente non vi sia contribuzione precedente; è consentito l’accesso parziale al beneficio, quando il corso di studi si colloca a cavallo del 1996.
Per capirsi, il contribuente Inps che ha iniziato il corso di laurea a novembre 1993, completandolo ad ottobre 1999 (ipotizziamo i sei anni regolari del corso di laurea), potrà utilizzare il riscatto agevolato soltanto per 3 anni e 10 mesi, mentre per la restante parte dovrà richiedere il riscatto ordinario.
Ma, sempre se se ne ha la possibilità, il riscatto agevolato Inps è sempre conveniente? Ad esempio, il contribuente Enpam deve approfittare sempre di questa opportunità? Intanto bisogna subito mettere in chiaro che se non si ha contribuzione Inps anche pregressa, il riscatto agevolato non è possibile.
Poi, anche se esiste la possibilità teorica di farlo, il riscatto presso i Fondi Enpam potrebbe essere più conveniente perché vale molto di più oppure addirittura perché costa ancora meno dell’agevolato Inps.
Un esempio del primo caso potrebbe essere lo studente che si iscrive ad una qualunque scuola di specializzazione, con versamento alla gestione separata dell’Inps che gli consente il riscatto agevolato, ma poi frequenta anche il corso di formazione in medicina generale ed ottiene la convenzione, divenendo nel tempo massimalista. Facendo la domanda di riscatto all’Enpam subito dopo aver compiuto il requisito dei 10 anni di contribuzione alla gestione (rimane questa l’opzione più vantaggiosa per l’analisi costi/benefici), il riscatto dei sei anni di laurea potrebbe avere un costo più elevato di quello dell’Inps; ma in termini di rendimento pensionistico, trattandosi di un bonus percentuale sulla base pensionabile al termine dell’attività, esso potrebbe raddoppiare o anche triplicare il suo valore in termini di aumento di pensione.
Il secondo caso potrebbe essere quello di un ospedaliero che svolge attività intramuraria in modo marginale, ma quanto basta per versare la contribuzione alla Quota B dell’Enpam. L’ultimo Regolamento, approvato a fine 2017, consente l’effettuazione del riscatto della laurea, prima precluso, anche ai soggetti che non svolgono esclusivamente la libera professione. Quindi, se questo professionista, con il prossimo versamento di giugno, sceglie di tornare a contribuzione intera, e subito dopo presenta la domanda di riscatto della laurea, il calcolo dell’onere terrà conto solo del reddito marginale proveniente dalla libera professione, e l’importo da pagare sarà sensibilmente più basso anche del riscatto agevolato Inps producendo lo stesso risultato in termini di aumento dell’anzianità contributiva.
Insomma, non è tutto oro quello che luce, ed ogni valutazione previdenziale deve tener conto della propria condizione personale e delle proprie prospettive professionali.
Lo dice l’Inps nel messaggio n. 1431 del 7 maggio 2025, mediante il quale l’Istituto modifica parzialmente le indicazioni contenute nella Circolare dell’Inpdap n. 11/2006
Le rate, da restituirsi in 48 o 60 mesi, si possono cominciare a pagare anche non prima di un anno dalla concessione del prestito
Il prossimo appuntamento elettorale Enpam, è quello di giovedì 29 maggio 2025, quando tutti gli iscritti sono chiamati per votare i 70 rappresentanti dell’Assemblea nazionale
“Crescono anche gli iscritti che, considerate entrambe le gestioni, principale e separata, passano dai 46.339 del 2023 ai 50.883 del 2024 e il loro reddito professionale medio"
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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