Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Ex specializzandi: rimborsi estesi anche ai post 1991

Professione Redazione DottNet | 19/07/2019 08:51

Per la prima volta i giudici italiani riconoscono i diritti di quei medici che si sono specializzati dopo il 1991

Nuova vittoria per i medici specializzati rappresentati dal Codacons, che erano stati ammessi ai corsi di specializzazione dal 1991-92 fino al 2005-06 ma non avevano percepito le remunerazioni loro spettanti in base alla legge. Con una clamorosa sentenza per la prima volta i giudici italiani riconoscono i diritti di quei medici che si sono specializzati dopo il 1991, con una decisione favorevole che apre ore le porte ad una valanga di ricorsi analoghi.

La Corte d’Appello di Roma (I sez. civile, Pres. Roberto Reali, Rel. Camillo Romandini) ha infatti accolto il ricorso promosso dall’associazione dei consumatori per conto di circa 300 camici bianchi che chiedevano il riconoscimento dei loro diritti economici sulla base delle normative comunitarie, condannando lo Stato italiano a riconoscere il loro favore le retribuzioni non corrisposte, da calcolare parametrandole agli stipendi percepiti dai medici assunti dal Servizio Sanitario Nazionale, oltre agli interessi di legge. Per la prima volta riconosciuti anche i diritti di chi si è specializzato dopo il 1991, e in tal senso la decisione della Corte rappresenta una novità assoluta. La vicenda, come noto, interessa migliaia e migliaia di medici italiani, i quali hanno prestato attività durante il periodo di specializzazione senza ricevere alcuna remunerazione. Pratica questa bocciata dalle disposizioni comunitarie che, al contrario, hanno previsto una retribuzione anche per gli specializzandi.

pubblicità

Si legge nella sentenza della Corte d’Appello di Roma:
“La Corte di Appello civ. di Roma I^ sez. condanna la Presidenza del Consiglio dei Ministri al pagamento, in favore degli appellanti … della somma pari alla rideterminazione triennale, come rideterminata all’1.1.1995, della borsa di studio di cui all’art. 6 comma 1 D. Lgs. 8.8.1991 n. 257, secondo il parametro del miglioramento stipendiale tabellare minimo previsto dalla contrattazione relativa al personale medico dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, oltre agli interessi legali a decorrere dalla data di notifica dell’atto di citazione in primo grado“.

Ora si aprono le porte ai risarcimenti, e lo Stato Italiano dovrà pagare milioni di euro tra retribuzioni e interessi ai medici specializzati ingiustamente discriminati – spiega il presidente Carlo Rienzi – Forti della decisione della Corte d’Appello, presenteremo nei prossimi giorni analoghe cause in tutta Italia, per vedere finalmente riconosciuti i diritti dei camici bianchi. 

Commenti

I Correlati

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Secondo la Cassazione, la lesione psicologica cronica successiva a un intervento chirurgico mal riuscito, se accertata clinicamente, va ad aumentare la quota di danno biologico risarcibil: non scatta la personalizzazione consentita dal danno morale

"Stipendi più alti e abolizione incompatibilità per incentivarli a restare"

La medicina difensiva spinge molti camici bianchi a prescrivere una ecografia o una visita in più costringendo però così chi ne ha davvero bisogno ad affollare le già lunghe liste di attesa. Anelli: fa discutere l'azione contro i medici iper prescrit

Ti potrebbero interessare

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

"Stipendi più alti e abolizione incompatibilità per incentivarli a restare"

Gesualdo, basata sui bisogni delle varie branche specialistiche e dei pensionamenti

Il professionista ha la possibilità di confrontare i dati in suo possesso con quelli acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, visionando la propria dichiarazione precompilata, che sarà disponibile a partire dal prossimo 30 aprile