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Aggressioni ai medici: intesa Fimmg-Croce Rossa

Professione Redazione DottNet | 25/07/2019 14:01

Condividere le reciproche professionalità per attuare progetti, programmi e iniziative congiunte di sensibilizzazione sull' importanza delle attività di assistenza sanitaria e della tutela degli operatori in ogni contesto

Le aggressioni agli operatori sanitari sono un fenomeno che in Italia sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti. Un medico su due ha sperimentato almeno una volta aggressioni verbali e il 4% fisiche secondo i dati più recenti della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). E solo nell' ultima settimana sono stati tre gli episodi registrati: a Ischia, Padova e nella provincia di Napoli. Almeno quelli denunciati, perché spesso gli operatori non denunciano.

Dati ricordati, oggi a Roma, nel corso della presentazione del protocollo d' intesa tra la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) e Croce rossa italiana per la promozione della campagna 'Non sono un bersaglio' e per la valorizzazione della figura dell' operatore sanitario in ogni contesto.

Tra i punti previsti nell' accordo, quello dicondividere le reciproche professionalità per attuare progetti, programmi e iniziative congiunte di sensibilizzazione sull' importanza delle attività di assistenza sanitaria e della tutela degli operatori in ogni contesto. L' intesa è stata firmata dal segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, e dal presidente nazionale di Croce rossa italiana, Francesco Rocca, alla presenza del presidente della Fnomceo Filippo Anelli.

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"Le aggressioni al personale sanitario sono ormai diventate un' emergenza e non si può restare fermi a guardare - sottolinea Scotti - Per questo Fimmg e Croce Rossa hanno deciso di avviare una collaborazione importante per sensibilizzare, ognuna in base alle proprie competenze, su un tema così delicato e sentito dalla nostra categoria. Servono urgentemente leggi chiare e stringenti per arginare questo fenomeno preoccupante, che potrebbe sfociare presto in un vero e proprio allarme sociale".   "Come auspicato e annunciato sin dal suo lancio, la vocazione di 'Non sono un bersaglio' è quella di essere veicolo di mobilitazione a livello nazionale - spiega Francesco Rocca, presidente della Croce rossa italiana - di tutti gli attori del soccorso e della società civile. Dobbiamo riscrivere insieme le regole del gioco attraverso un lavoro di squadra e, nello stesso tempo, dobbiamo riaffermare la neutralità di chi soccorre, troppo spesso violata. Neutralità che è anche uno dei Principi cardine della nostra associazione, una delle ragioni per cui la Croce rossa esiste. Ecco perché è molto importante il Protocollo con Fimmg, ulteriore tassello verso la riconquista della dignità e dell' integrità dell' operatore sanitario".

"Apprezziamo molto l' impegno comune della Fimmg e della Croce Rossa italiana e sosteniamo questo Protocollo d' intesa - aggiunge Filippo Anelli, presidente della Fnomceo - La situazione dei nostri medici, dei nostri infermieri, dei nostri operatori è gravissima e rappresenta una vera emergenza di sanità pubblica, che mina alla base il nostro Servizio Sanitario nazionale e necessita di un intervento immediato, anche a livello legislativo. Risulta urgente l' adozione di valide soluzioni volte a garantire la sicurezza dei medici, degli infermieri, degli operatori sanitari e dei cittadini. Auspichiamo pertanto una rapida approvazione del disegno di legge n° 867, sulla materia, attualmente all' esame del Senato".

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