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Clima: confermata relazione fra aridità e mortalità per asma

Pneumologia Redazione DottNet | 06/09/2019 19:38

La ricerca è stata condotta negli Usa con il contributo dell'Italia

Confermata la relazione fra aridità del clima e mortalità per asma asma: per la prima volta è stato stato individuato infatti un legame tra gli indici climatici che controllano le fluttuazioni dell'aridità e i tassi di mortalità per asma negli Stati Uniti. Lo studio, che potrebbe aprire la strada a ulteriori ricerche su altre malattie in altri Paesi, compresa l'Italia, è pubblicato sulla rivista Scientific Reports e condotto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, con Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar), Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica (Cnr-Irib) e Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Cnr-Isac).   Il clima sta cambiando rapidamente, con l'aumento delle temperature medie e l'intensificarsi dei fenomeni meteorologici estremi come le ondate di calore.

Già nel 2016, nell'ambito del progetto NextData, lo stesso gruppo di ricerca ipotizzava che le oscillazioni cicliche dell'aridità riconosciute negli ultimi secoli della storia climatica del Mediterraneo fossero anche osservabili nei tassi di mortalità per asma.

Si pensava quindi a "una correlazione tra condizioni di aridità e tassi di mortalità per asma", come evidenzia uno degli autori della ricerca, Sergio Bonomo. Si è voluto confermare l'ipotesi studiando i tassi di mortalità per asma sin dal 1950 negli Stati Uniti, dove la malattia colpisce 20 milioni di persone. Le variazioni dell'aridità sono state correlate con le fluttuazioni di due indici climatici - Atlantic Multidecadal Oscillation (Amo) ed Pacific Decadal Oscillation (Pdo) - che riflettono le variazioni della temperatura superficiale degli Oceani Atlantico e Pacifico. E'emerso che i tassi di mortalità per asma di quattro diversi gruppi di età (5-14 anni, 15-24 , 25-34, 35-44) registrano e condividono lo stesso schema di fluttuazioni dell'indice Amo. Il gruppo prevede ora di riprendere la ricerca nel Mediterraneo, ampliandola anche ad altre patologie.

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fonte: Scientific Reports

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