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Sclerosi multipla, l'uso di mesenchimali è sicuro per i pazienti

Neurologia Redazione DottNet | 11/09/2019 14:12

Ma nessun effetto su infiammazione e lesioni

L'infusione di cellule staminali mesenchimali nei pazienti con sclerosi multipla è una procedura sicura. Lo dimostrano i risultati di uno studio presentato al Congresso Internazionale Ectrims di Stoccolma guidato dall'Ospedale Policlinico San Martino di Genova e co-finanziato da Aism. Lo studio di fase II, concluso da poche settimane, effettuato in doppio cieco e multicentrico, ha coinvolto 10 nazioni e 144 pazienti, e aveva l'obiettivo di dimostrare la sicurezza e l'efficacia del trattamento con cellule staminali mesenchimali autologhe in persone con sclerosi multipla.

Un obiettivo centrato solo a metà: mentre infatti i risultati evidenziano che la somministrazione endovenosa di staminali mesenchimali non presenta differenze rispetto al trattamento con placebo, non è stato possibile mostrare un effetto del trattamento sull'infiammazione cerebrale acuta, misurata attraverso il numero di lesioni che assumono contrasto identificate con la risonanza magnetica cerebrale.

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Ma i ricercatori si aspettano di capire molte altre cose dall'analisi degli obiettivi secondari appena iniziata e che verrà conclusa nei prossimi mesi. "A questo proposito - sottolinea però Antonio Uccelli, direttore scientifico dell'istituto genovese - non sono ancora stati analizzati i risultati dei numerosi obiettivi secondari dello studio ed in particolare quelli relativi all'effetto sulle ricadute, sulla progressione di malattia e su alcuni altri parametri di risonanza magnetica che riguardano i possibili effetti di neuroprotezione e riparazione".

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