E' un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari
Un nuovo esame del sangue consentirà di fare una diagnosi precoce del 'fegato grasso', fattore di rischio sempre più importante per le malattie cardiovascolari. E' il risultato di uno studio del Cnr di Pisa, presentato da giovani ricercatori della Società italiana di diabetologia (Sid) al 55/o congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd). La steatosi epatica non alcolica (NAFLD), o 'fegato grasso', è una malattia metabolica caratterizzata dall'accumulo di grasso a livello del fegato. Questa condizione rappresenta un importante fattore di rischio per diabete e malattie cardiovascolari. Si tratta tuttavia di una patologia subdola perché asintomatica; per questo spesso passa inosservata e non viene diagnosticata tempestivamente (di solito si scopre facendo un'ecografia al fegato). E' dunque importante cercare di individuare dei 'segnali', dei marcatori precoci di alterato metabolismo epatico, magari attraverso un prelievo di sangue.
La ricerca del Cnr di Pisa si è focalizzata sullo studio degli aminoacidi e dei lipidi circolanti nel sangue, per valutare se un'alterazione dei loro livelli potesse fungere da spia precoce di un'alterazione del metabolismo del fegato, in grado di condizionare il rischio cardio-vascolare.
fonte: ansa
Apre a trattamenti per rallentare o anche invertire il processo
Oncologia, farmacogenetica, PMA e malattie rare, la SIGU: “Fondamentale il riconoscimento del genetista nella presa in carico dei pazienti e nella cabina di regia del SSN, anche per definire i LEA”
La malattia è causata dall'avvelenamento progressivo della frazione di cellule ancora sane del midollo osseo, causato da un ambiente infiammatorio determinato dalle cellule malate
No al fumo e controllo della pressione sono le principali
Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme
"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"
Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici
Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue
Commenti