Rappresenta l'1% dei carcinomi mammari, diagnosi più in ritardo per la sua rarità
Essere uomini non esclude a priori la possibilità di vedersi diagnosticato un tumore al seno, in compenso però diminuisce la possibilità di diagnosi tempestiva. A fare luce su una neoplasia ancora poco studiata e arrivata all'attenzione dopo l'annuncio che a soffrirne è il padre di Beyoncé, Mathew Knowles, è un articolo apparso di recente sulla rivista Cancer. "Meno dell'1% di tutti i casi di carcinoma mammario si sviluppa negli uomini, e meno di uno su mille riceverà questa diagnosi nel corso della vita, anche se alcune ricerche suggeriscono che l'insorgenza sia in aumento", scrivono i ricercatori Kathryn Ruddy e Siddhartha Yadav, della Mayo Clinic di Rochester, negli Stati Uniti. Proprio a causa di questa rarità c'è meno conoscenza nella popolazione, cosa che porta a diagnosi più in ritardo, con conseguenti peggiori prognosi.
Pochi inoltre, gli studi scientifici condotti in materia. Per colmare questa lacuna, il team ha analizzato i dati di 10.873 pazienti statunitensi che hanno avuto il cancro al seno tra il 2004 e il 2014. L'età media alla diagnosi era di 64 anni. I dati mostrano che i fattori correlati alla peggiore sopravvivenza globale erano età avanzata, essere di colore e la compresenza di altre malattie. La chirurgia di conservazione del seno è stata eseguita nel 24% dei pazienti. Il 44% dei pazienti ha ricevuto la chemioterapia e il 62% dei pazienti i cui tumori esprimevano il recettore degli estrogeni hanno ricevuto una terapia mirata.
fonte: cancer
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