Le donne sono più esposte: la maggioranza delle 5.600 nuove diagnosi annuali che riguarda il genere femminile
Il fumo aumenta il rischio di tumore della vescica, che in Italia colpisce 57mila donne a fronte di 221mila uomini, ma con la maggioranza delle 5.600 nuove diagnosi annuali che riguarda proprio il genere femminile. Lo hanno rilevato gli esperti della Società Italiana di Urologia durante il proprio congresso. A preoccupare, rilevano gli esperti, non sono solo i numeri ma la difficoltà di diagnosticare precocemente il tumore della vescica, spesso 'ingannato' da una sintomatologia subdola: cistiti emorragiche e l'aumento della frequenza urinaria da urgenza. Arrivare prima significa, invece, più qualità di vita per la donna e opzioni di cura conservativa.
"Fumo di sigaretta, sostanze derivate da coloranti e vernici, inquinamento ambientale - dice il segretario generale della Società Italiana di Urologia (Siu), Walter Artibani - sono tra i principali e noti fattori di rischio del tumore alla vescica. Spesso la 'scoperta' è tardiva a causa di fattori confondenti, in primo luogo la sottostima sia da parte della paziente che del medico delle cistiti emorragiche, le quali invece, così come qualsiasi altro episodio di ematuria macroscopica, anche episodico, non vanno mai banalizzate". La prevenzione è possibile e si avvale dell'astensione al fumo, ovvero dell'abolizione del (principale) fattore di rischio. "Chi smette di fumare - conclude Artibani - azzera il rischio o ritorna ad avere le medesime probabilità di sviluppo di un tumore alla vescica di un non fumatore nell'arco di 15 anni. Questo tempo di 'recupero' non breve la dice lunga sui danni provocati dalla sigaretta".
Iss, nel 2024 aderenza mammografia supera livelli pre-Covid
Il batterio comune presente nello stomaco potrebbe essere responsabile del 76 per cento dei casi di cancro gastrico per i nati tra il 2008 e il 2017
La prevenzione è in ritardo: solo il 14% degli italiani ha effettuato un controllo dei nei nell'ultimo anno, anche se l'uso di schermi solari ad alta protezione è in aumento
Una campagna per alimentare il dibattito intorno alla gestione e cura del carcinoma della prostata: la sopravvivenza cresce grazie alle cure disponibili e sempre più efficaci
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti