E' il risultato di uno studio di una Università brasiliana
La vitamina B9 (l'acido folico) può essere un alleato contro la perdita dell'olfatto, un sintomo ancora scarsamente associato al morbo di Parkinson, ma che influisce sulla qualità della vita delle persone con malattie neurodegenerative. E' questo il risultato di una scoperta dell'Università federale del Paranà, in Brasile. L'acido folico si trova anche nei vegetali a foglia verde e, in una serie di test condotti sui ratti, ha dimostrato un gran potenziale di recupero del senso dell'olfatto. L'iposmia del Parkinson (la riduzione, cioè, dell'olfatto) è stata notata già negli anni Ottanta, quando è stata creata la scala di identificazione degli odori dell'Università della Pennsylvania. Sulla scia della ricerca sui sintomi non motori della malattia, negli ultimi 15 anni sono stati pubblicati numerosi articoli che cercano di identificare i modi per utilizzare proprio questo sintomo come marker per fare una diagnosi precoce. La ricerca, spiegano dall'Università, avrà una sua seconda fase, in cui saranno condotte analisi molecolari per mappare come l'acido folico interferisce con il bulbo olfattivo, il centro che serve per riconoscere gli odori.
fonte: ansa
Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose
È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications
Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report
Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”
Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose
È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications
Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report
Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”
Agisce anche sul trabecolato
La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer
Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"
Staiano: “L’incidenza più elevata di morbillo è stata osservata nella fascia di età tra 0 e 4 anni; 11 casi avevano meno di 1 anno di età. Le alte coperture vaccinali sono l’unico strumento di difesa”
Commenti