Canali Minisiti ECM

Influenza: si avvicina il vaccino universale

Infettivologia Redazione DottNet | 08/01/2020 19:30

Provato sui topi il nuovo tipo che protegge da sei ceppi del virus

Più vicino l'arrivo di un vaccino universale contro l'influenza: combinando le due maggiori proteine (M2 ed Na) del virus, i ricercatori della Georgia State University sono riusciti infatti a garantire uno scudo protettivo di lunga durata nei topi contro 6 ceppi virali, come spiegano sulla rivista Advanced Healthcare Materials.  La proteina M2 è presente in tutti i virus influenzali, che ne hanno una versione simile, mentre la NA si trova sulla superficie del virus ed è cambiata molto più lentamente di tutte le altre proteine dell'influenza. Il nuovo vaccino ha delle nanoparticelle a doppio strato, dove la M2 è all'interno e la NA ne ricopre la superficie. Nello studio i topi sono stati vaccinati per via intramuscolare prima di essere esposti ad uno dei 6 ceppi virali, da cui sono rimasti protetti per molto tempo.

"Molti degli attuali vaccini non sfruttano la proteina Na, che sta diventando un antigene sempre più importante nella ricerca dei vaccini anti-influenzale", commenta Gilbert Gonzalez, uno dei ricercatori. Finora ci si è concentrati sulla proteina HA (emoagglutinina) perchè è quella a cui reagisce il corpo. Ma mutando molto rapidamente, costringe a modificare ogni anno il vaccino. "La combinazione di questi antigeni in nanoparticelle ha dato ai topi una maggiore protezione da diversi ceppi del virus influenzale - spiega Ye Wang, primo autore dello studio - Ogni stagione ci sono diversi tipi di virus dell'influenza che possono colpirci, ma grazie a questo nuovo approccio speriamo di poter dare una maggiore protezione all'uomo". Con un vaccino universale non sarebbe più necessario vaccinarsi contro l'influenza ogni anno e si avrebbe una protezione contro tutti i ceppi virali. I ricercatori vogliono ora provare a mettere il vaccino su dei cerotti con microaghi per una vaccinazione sulla pelle. 

pubblicità

fonte: Advanced Healthcare Materials

Commenti

I Correlati

Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano

"Tenere alti livelli di biosicurezza anche dopo la vaccinazione"

Il pericoloso patogeno scatena un'infezione potenzialmente mortale

Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, "se non arriveremo a una vera e propria endemia, potremo sicuramente avere focolai molto più consistenti rispetto al passato"

Ti potrebbero interessare

Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano

"Tenere alti livelli di biosicurezza anche dopo la vaccinazione"

Il pericoloso patogeno scatena un'infezione potenzialmente mortale

Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, "se non arriveremo a una vera e propria endemia, potremo sicuramente avere focolai molto più consistenti rispetto al passato"

Ultime News

La medicina oculistica offre soluzioni sempre più raffinate: cristallini che, oltre a eliminare “l’appannamento” ridanno una vista normale, terapie efficaci per le patologie della terza età

Il 30–35% dei ragazzi di età inferiore ai 14 anni sia miope, in pratica uno su tre

Dall’analisi della retina l’AI può già individuare, come un esperto specialista, glaucoma, retinopatia diabetica, degenerazione maculare, retinopatia del prematuro

Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano