
"E' stato istituito un ulteriore Gruppo di lavoro, con la partecipazione di rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, per concordare soluzioni condivise e omogenee"
"Con il decreto ministeriale del 10 agosto 2018 si è intervenuti anche nella revisione degli alimenti senza glutine inseriti nel registro nazionale". Lo ha sottolineato il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, rispondendo in commissione Sanità al Senato all'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Paola Boldrini. "L'esigenza di tale revisione era conosciuta e condivisa nei termini in cui è stata effettuata sia dall'Associazione italiana celiachia (Aic), che dagli operatori del settore - ha specificato -.
Il viceministro ha inoltre spiegato che "alcune Regioni consentono l'acquisto dei prodotti nella Gdo e nei negozi specializzati, mentre altre hanno 'dematerializzato' il sistema". Ma "la difformità organizzativa a livello regionale, oltre a creare disparità di trattamento - ha evidenziato Sileri -, rappresenta un ostacolo alla libera concorrenza, che invece permette una riduzione fisiologica dei prezzi. Allo scopo di pervenire a una situazione uniforme a livello nazionale riguardo alle modalità di erogazione, nonché per assicurare la possibilità di acquistare i prodotti anche al di fuori delle farmacie e della Regione di residenza, è stato istituito un ulteriore Gruppo di lavoro, con la partecipazione di rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, per concordare soluzioni condivise e omogenee".
Al centro della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’impegno per politiche coese e il coinvolgimento delle nuove generazioni per nutrire il futuro
La nutrizione può influenzare lo sviluppo dell’epigenoma durante i periodi critici dello sviluppo tramite la modulazione della metilazione del DNA e le modificazioni degli istoni
Gasbarrini: “Il continuo aumento delle malattie infiammatorie e metaboliche durante l’infanzia, dovuto alle modificazioni della flora intestinale, sta creando una situazione mai vista in passato. I numeri sono preoccupanti"
Il lavoro, pubblicato sulla rivista open access 'Plos Medicine', affronta un problema su cui la sensibilità delle persone è in crescita
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
Commenti