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Contro gli aborti spontanei interviene un farmaco per diabete

Ginecologia Redazione DottNet | 13/01/2020 14:10

Il farmaco agisce aumentando la quantità di cellule staminali nel rivestimento dell'utero

Un farmaco usato per combattere il diabete potrebbe diventare un nuovo trattamento di prima linea per le donne che soffrono di aborti spontanei. A dirlo è uno studio condotto dall'Università di Warwick che è stato pubblicato sulla rivista eBio Medicine. Il farmaco agisce aumentando la quantità di cellule staminali nel rivestimento dell'utero, migliorando le sue condizioni per sostenere la gravidanza. Precedenti ricerche condotte proprio dal team di Warwick avevano rivelato che la mancanza di cellule staminali nel rivestimento dell'utero è la causa di questo genere di aborti.   Gli studiosi avevano dimostrato che le cellule staminali proteggono le cellule decidue che circondano l'embrione e il cui stress eccessivo può causare la rottura del rivestimento dell'utero in gravidanza.

I ricercatori hanno studiato se l'inibizione dell'enzima Dpp4, usando un particolare farmaco, lo sitagliptin, porta a migliorare le condizioni nell'utero in gravidanza. In uno studio clinico pilota hanno avuto conferme sulle loro teorie: hanno riscontrato un aumento medio delle cellule staminali del 68% tra le donne che hanno seguito un ciclo di trattamento con questo tipo farmaco. Gli studiosi hanno anche notato una riduzione del 50% del numero di cellule "stressate" presenti nel rivestimento dell'utero. I tecnici di Warwick ora sperano di portare il trattamento alla fase della sperimentazione clinica. In caso di successo, sarebbe la prima cura mirata specificamente al rivestimento dell'utero per prevenire l'aborto.

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fonte: eBio Medicine

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