Canali Minisiti ECM

Il litio potrebbe proteggere dall'Alzheimer

Farmaci Redazione DottNet | 31/01/2020 17:45

Scoperto un legame tra il litio nell'acqua potabile e il ridotto rischio

Il litio potrebbe avere dei benefici inaspettati nel prevenire l'Alzheimer. A suggerirlo, uno studio pubblicato su JAMA Psychiatry che ha scoperto un legame tra la maggior presenza di questo elemento chimico nell'acqua potabile e un ridotto rischio di demenza. Il litio, che è naturalmente presente nell'acqua potabile in molte parti del mondo, è usato come farmaco nelle persone con disturbo bipolare e altre malattie mentali. I ricercatori dell'Università di Copenaghen hanno deciso di indagare se vi fosse un legame tra l'esposizione al litio nell'acqua potabile e il rischio di demenza. Il team, guidato da Lars Vedel Kessing, ha analizzato i dati di 73.731 adulti a cui era stata diagnosticata la demenza tra il 1995 e il 2013, insieme a quelli di 733.653 adulti che non soffrivano di questa condizione.

Hanno inoltre analizzato campioni di acqua potabile recuperati da 151 acquedotti in Danimarca, che forniscono acqua a circa il 42% della popolazione.

Calcolando il contenuto di litio in ciascuno dei campioni di acqua e monitorando gli indirizzi residenziali di ciascun partecipante, è stato possibile stimare l'esposizione media al litio dal 1986. Si è così scoperto che l'incidenza della demenza era inferiore del 17% per gli adulti la cui esposizione al litio era pari o superiore a 15 microgrammi per litro, rispetto agli adulti esposti a 2-5 microgrammi per litro.   "La prospettiva che un intervento semplice ed economico, come l'aumento delle concentrazioni di litio nell'acqua potabile, possa portare a una riduzione dei casi di demenza è una prospettiva allettante", scrivono in un editoriale collegato allo studio, John J. McGrath, dell'Università del Queensland, e Michael Berk, dell'Università di Melbourne. Tuttavia, "i risultati vanno confermati da studi futuri".

pubblicità

fonte: JAMA Psychiatry

Commenti

I Correlati

"Riportare nel Paese la produzione di principi attivi"

Dieci molecole assorbono 70% consumi. Ampie differenze tra regioni

Pubblicato il “position paper” ufficiale della International Parkinson and Movement Disorder Society (MDS)

Attenzione in particolare per alcune terapie come quelle per depressione, pressione alta e Parkinson ma anche gli antibiotici

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti