I tumori trattati con terapia combinata sono diventati in media più piccoli del 50% in due settimane di trattamento rispetto alla terapia con un singolo farmaco
Arriva una nuova speranza contro un particolare tipo di tumore al cervello che colpisce i bambini. I ricercatori del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center hanno infatti scoperto che una combinazione di farmaci - composta da sapanisertib e trametinib - è più efficace nel ridurre la crescita dei gliomi pediatrici di basso grado. Si tratta dei tumori cerebrali infantili più comuni, che rappresentano fino a un terzo di tutti i casi. Dalla ricerca è emerso che questa terapia combinata, testata sulle cellule tumorali derivate dai gliomi, ha impedito la crescita delle cellule stesse.
Nei topi, questa soluzione ha ridotto il volume della massa tumorale e ha consentito alle cavie di vivere più a lungo.
fonte: Neuro-Oncology
La xerostomia è un disturbo comune che interessa tra il 12 e il 30% della popolazione generale, raggiungendo picchi fino al 61% tra gli anziani
Il CdA AIFA approva la riclassificazione delle glifozine nella fascia A dei prodotti rimborsati acquistabili in farmacia
Crescono la mole e l’aggiornamento di evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia ad ampio raggio: oltre al riequilibrio della cellula adiposa ‘disfunzionale’, al calo ponderale e al miglioramento della risposta insulinica
Al primo posto il fumo seguito da infezioni, alcol e sovrappeso
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti