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Covid-19: 250 Mmg in quarantena, 60 in Calabria: informatore era positivo

Medicina Generale Redazione DottNet | 11/03/2020 10:34

A molti camici bianchi manca il kit di protezione. Fimmg Lombardia, Pedrini: autorizzare gli Mmg a fare il tampone a domicilio

Il numero dei medici che devono interrompere il loro lavoro di assistenza perché posti in quarantena a seguito di contatti con soggetti positivi al SarsCov2 continua a crescere su tutto il territorio nazionale. Ad oggi, spiega Scotti, "i medici di base in quarantena sono circa 250 in tutta Italia. Attualmente, quelli positivi al nuovo coronavirus sono una ventina, e tra questi si registrano alcuni casi gravi di colleghi ricoverati in terapia intensiva". Insomma, "è inammissibile - conclude Scotti - che a molti medici continui a mancare i kit di protezione, perché ciò mette a rischio sanitari e pazienti. E questo accade in Calabria ma pure in altre Regioni, a partire dalla Campania".

A Cosenza un informatore farmaceutico è risultato positivo al nuovo coronavirus. Negli ultimi 14 giorni ha incontrato decine di camici bianchi per il suo lavoro. La conseguenza è che 60 medici di famiglia sono stati messi in quarantena. A rendere nota la difficile situazione creatasi nella città calabrese è Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei Medici di Medicina Generale (Fimmg). "La situazione - rileva - è molto preoccupante. A seguito della quarantena per questi 60 colleghi, infatti, circa 70mila cittadini da oggi si ritrovano sprovvisti del medico di base cui fare riferimento". L'informatore farmaceutico, spiega Scotti, avrebbe fornito i nomi dei medici che aveva incontrato negli ultimi quattordici giorni e con i quali era stato in contatto. Il professionista, ma al momento non si ha la certezza, potrebbe aver svolto il proprio periodo di formazione presso aziende anche in Lombardia o Veneto, zone dove l'epidemia da nuovo coronavirus è più estesa.

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Quanto ai medici di famiglia posti in quarantena, "ancora non si sa se siano o meno positivi - afferma il segretario nazionale della Fimmg -. Verrà loro fatto il tampone se compariranno i sintomi nel corso del completamento della quarantena. Ma il punto - sottolinea - è che tutti i medici sul territorio regionale e nazionale vanno dotati dei dispositivi di protezione individuale, dalle mascherine alle visiere, tanto più se entrerà in vigore il decreto che prevede la non estensione della quarantena agli operatori sanitari che andranno però monitorati con i tamponi o per l'eventuale comparsa di sintomi". Il problema non riguarda tuttavia solo la Calabria ma anche altre regioni.

Fimmg Lombardia (Pedrini): autorizzare gli Mmg a fare il tampone a domicilio

Autorizzare i medici di medicina generale a fare i tamponi a domicilio ai pazienti con probabile polmonite interstiziale trattati a casa, visto il loro notevole aumento: è una delle richieste avanzata da Paola Pedrini, segretario della Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale) Lombardia alla Regione, per incentivare le misure di contenimento e arginare la diffusione del Covid-19. Pedrini, alle misure decise dal governo sabato, chiede che ne vengano aggiunte altre in Lombardia. In particolare, per i cittadini in età lavorativa a cui si chiede di rimanere a casa se hanno sintomi da infezione respiratoria e febbre sopra i 37,5°C, Pedrini "di poter redigere il certificato di malattia Inps anche in assenza del paziente, dopo adeguato triage telefonico".

Poi sollecita per i tanti assistiti anziani, alcuni dei quali privi di supporto familiare e sociale, "la possibilità di avere accesso alle ricette dematerializzate per le terapie croniche, in modo che possano recarsi direttamente in farmacia con la sola tessera sanitaria, eliminando anche il vincolo del codice Nre". Più flessibilità anche sulle scadenze burocratiche per i farmaci che richiedono un piano terapeutico, e il rinnovo a sollecitare la distribuzione dei dispositivi di protezione ai medici del territorio, "che al momento è stata solo parziale e con numeri inadeguati alla mole di lavoro che si sta presentando", sottolinea Pedrini aggiungendo che "ogni giorno aumentano il numero di medici di medicina generale affetti da Covid19 o ricoverati in terapia intensiva".

Infine, Fimmg Lombardia chiede per tutte le province il tampone per medici e pediatri di famiglia e guardie mediche che segnalino contatti diretti non protetti con pazienti affetti da Covid-19. "Tale disponibilità potrà anche servire a graduare le misure di quarantena - conclude - evitando una prossima drammatica carenza di risorse umane".

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