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Medici di famiglia, pediatri e ambulatoriali: sbloccati gli aumenti

Professione Redazione DottNet | 09/04/2020 20:46

I medici di medicina generale saranno reperibili tutto il giorno a distanza e si doteranno di sistemi per il video consulto. Suturimetri ai pazienti

Sblocco degli aumenti contrattuali per i medici di famiglia, i pediatri e gli specialisti ambulatoriali. Più soldi in busta paga per fare fronte al maggiorato impegno cui i camici bianchi sono chiamati nell'emergenza per l'epidemia di Covid-19. Non solo: i medici di base saranno reperibili tutto il giorno a distanza e si doteranno di sistemi per il video consulto dei pazienti contagiati, mentre proprio a questi ultimi saranno consegnati se necessario i saturimetri per il monitoraggio dell'ossigeno. Sono alcune delle novità previste nel Dl imprese, che la categoria accoglie con "soddisfazione". "Al fine di corrispondere al maggior impegno richiesto ai medici convenzionati per garantire la continuità assistenziale durante l'emergenza in corso - afferma il decreto - la norma anticipa gli effetti economici relativi all'Accordo collettivo nazionale 2016-18 previsti per la Medicina convenzionata".

Da parte loro, si prevede che i medici di famiglia garantiscano la "reperibilità a distanza per tutta la giornata, anche con l'aiuto del personale di studio, in modo da contenere il contatto diretto e limitare i rischi di contagio di medici e personale stesso".

Per questo dovranno dotarsi di sistemi di piattaforme digitali per la teleassistenza. Le Regioni forniranno inoltre saturimetri, da distribuire ai pazienti, per la misurazione dell'ossigeno. La reperibilità a distanza si potrà attuare per via telefonica, con sms, con sistemi di messaggistica, sistemi di video contatto e video consulto. A tal fine, stabilisce il decreto, "i medici si dotano, con oneri a proprio carico, di sistemi di piattaforme digitali che consentano il contatto ordinario e prevalente con i pazienti fragili e cronici gravi". Inoltre, collaboreranno a distanza "nel caso in cui non siano dotati di Dispositivi di protezione individuale Dpi idonei, o in via straordinaria ove fosse richiesto dalla Regioni, per la sorveglianza clinica dei pazienti in quarantena o isolamento o in fase di guarigione dimessi precocemente dagli ospedali".

Si dice "soddisfatto" il segretario della Federazione dei medici di Medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti: "I medici di famiglia avevano gli stipendi ancora bloccati al 2010, ora ci sarà un incremento contrattuale pari a circa 2-300 euro al mese. C'è finalmente un segno di attenzione per la categoria, anche se si riconosce ai medici quanto loro già spettava". Un passo avanti per l'assistenza a casa dei contagiati o malati non gravi di Covid, spiega, è anche la possibilità di distribuire saturimetri per la valutazione a distanza della saturazione di ossigeno e della frequenza cardiaca durante il videoconsulto. Anche il fatto che i medici di base debbano dotarsi a proprio carico delle piattaforme digitali è visto positivamente: "E' l'unica soluzione possibile perchè il sistema entri a regime da subito, i tempi per le gare - afferma Scotti - sarebbero stati troppo lunghi".

La Fimmg, inoltre, ha messo a punto un proprio applicativo digitale già usato da 11mila medici per varie funzioni: "Il costo annuale è di 50 euro - spiega Scotti - ma la nuova funzione del video consulto sarà a costo zero". I "43mila medici di famiglia sul territorio - assicura - sono pronti dunque sia a rimodulare le cure primarie sia a garantire la nuova offerta tecnologica". Positivo anche il giudizio del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli: "Grazie al ministro della Salute Speranza, il quale si è assunto la responsabilità per un provvedimento che fa giustizia alla classe medica, che ha pagato un prezzo altissimo". 

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