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Covid: bonus medici dall'Enpam, le ultime novità

Previdenza Redazione DottNet | 03/06/2020 20:46

Si può stimare che sono circa 150.000 i medici e gli odontoiatri potenzialmente interessati a questi benefici economici

L’argomento del giorno all’Enpam, anzi quello di questi mesi è quello degli indennizzi o sussidi per i danni provocati dal Coronavirus. Si può stimare che sono circa 150.000 i medici e gli odontoiatri potenzialmente interessati a questi benefici economici, e sono molti quelli che li hanno percepiti (o li percepiranno) entrambi. Facciamo allora il punto della situazione ad oggi.

Contributo di 600 euro. E’ stato previsto dallo Stato (art.

44 del Decreto Cura-Italia n. 18 del 17 marzo 2020) e pagato da Enpam per i danni subiti nel mese di marzo. Per percepirlo, in sostanza, occorreva non essere titolari di pensione e non essere iscritti a più di un Ente previdenziale (esclusi quindi gli iscritti ad una scuola di specializzazione); il reddito complessivo 2018 doveva essere inferiore a 50.000 euro. Questo contributo era esente da tassazione. Non è più possibile richiederlo.

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Il Decreto Rilancio n. 34 del 19 maggio 2020 ha però replicato il bonus di 600 euro anche per i mesi di aprile e maggio 2020. Non è ancora chiaro se l’erogazione sarà automatica per quanti hanno percepito il bonus di marzo, come è stato previsto per le partite Iva e per gli autonomi dell’Inps. In ogni caso, se pure si dovesse fare (o ripetere) la domanda, allo stato non è ancora possibile fare nulla. Infatti, la norma è attualmente bloccata:

    • da problemi formali, perché il legislatore per un refuso ha reso incompatibile i nuovi 1.200 euro con la percezione dei 600 euro del mese di marzo. Il refuso non è stato ancora corretto e potrebbe esserlo in sede di conversione del decreto, quindi fra alcune settimane;
    • da problemi tecnici, perché la sua attuazione è legata ad un decreto interministeriale Lavoro/MEF , che non è stato ancora emanato.

Verosimilmente, gli interessati dovranno riproporre la domanda con un modulo online che, al momento giusto, sarà pubblicato nell’Area Riservata del sito Enpam.

Bonus di 1000 euro al mese per tre mesi. E’ stato disposto dal CdA dell’Enpam con un’apposita Delibera e copre il periodo dal 21 febbraio al 21 maggio 2020. Per percepirlo è necessario non essere pensionati, avere versato una contribuzione nel 2018 presso il Fondo della libera professione dell’Enpam e non essere morosi con la Fondazione. Non ci sono limiti di reddito. Non c’è un termine di scadenza per la domanda, anche se è consigliabile presentarla entro l’anno. La domanda si presenta attraverso l’Area Riservata del sito. Importante: se è stata presentata una prima domanda nel corso del periodo, occorre presentarne una nuova dal 22 maggio in poi per ottenere la liquidazione degli ultimi giorni del periodo.

A differenza del sussidio statale, questo sussidio è soggetto a tassazione, che può però essere evitata se si appartiene ad un regime fiscale agevolato: in questo senso occorre individuare la propria condizione fiscale e esplicitarla sul modulo della domanda.

Numerosi sono i medici che, dopo aver percepito il sussidio, si sono resi conto di aver selezionato l’opzione sbagliata: avevano diritto ad una prestazione esente da tassazione, ma non lo hanno indicato e quindi è stato fatto il prelievo, oppure, viceversa, non avevano diritto all’esenzione e quindi dovevano subire la ritenuta d’acconto del 20%. Entrambe queste casistiche possono essere risolte in sede di presentazione della denuncia dei redditi.

Infatti, l’effettuazione della ritenuta d’acconto, operata dall’ENPAM in occasione dell’erogazione del Bonus, non è di ostacolo all’applicazione del regime fiscale di vantaggio. Le somme prelevate dall’Ente verranno certificate nella prossima Certificazione Unica dei redditi e l’importo trattenuto, qualora ne sussistano i requisiti, potrà essere dunque scomputato ai fini dell’applicazione del regime fiscale agevolato in occasione della presentazione della dichiarazione 2021 (redditi 2020). In altri termini, l’importo della ritenuta verrà utilizzato a concorrenza del versamento dell’imposta sostitutiva dovuta per il regime forfettario, ovvero recuperato come credito al momento della dichiarazione.

Bonus plus. Rappresenta l’estensione della platea del bonus precedente disposta da Enpam con una delibera successiva. Questo bonus è riservato ai pensionati; a quanti non avevano redditi da libera professione nel 2018, ma li avevano in entrambe le annualità precedenti, ovvero hanno iniziato a produrli nel 2019, e ai morosi che hanno sanato la loro posizione o hanno avviato un piano di rientro. Per questa estensione è tuttavia necessaria una nuova approvazione ministeriale. Allo stato, quindi, non è possibile fare domanda per il bonus plus: il modulo relativo sarà pubblicato nell’Area riservata soltanto dopo la ratifica delle Autorità vigilanti.

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