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Fnomceo, azzerare l'imbuto formativo dei medici

Professione Redazione DottNet | 17/06/2020 13:59

Occorre subito la riforma. Anelli: "I soldi ci sono, ogni laurea corrisponda a una borsa"

"No all'aumento dei posti per entrare nella facoltà di Medicina senza aver prima azzerato l'imbuto formativo in cui si trovano migliaia di laureati che ancora non hanno potuto accedere alla specializzazione. Serve subito la riforma: a ogni laurea deve corrispondere una borsa di formazione". Lo dice il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, riferendosi all'intenzione del Ministero dell'Università di aumentare a tredicimila gli accessi alla facoltà di Medicina, contro i diecimila dello scorso anno: "Sarebbe una decisione che andrebbe drammaticamente a ingrandire l'imbuto formativo, rendendo la situazione ingestibile e irrecuperabile".  Fnomceo ricorda che i fondi finalmente ci sono: "Il governo, grazie all'impegno del Ministro della Salute Roberto Speranza, ha invertito la rotta.

Ha detto basta alle politiche dei tagli e aperto la stagione degli investimenti in Sanità". E mette l'accento sulla necessità "di assicurare ai cittadini un'assistenza di qualità, immettendo nel sistema un congruo numero di specialisti e di medici di medicina generale.   Anelli infine sottolinea che attualmente sono previste "undicimila tra borse di specializzazione e di Medicina generale, a fronte di ventiduemila potenziali candidati. Mentre i rimanenti undicimila medici, già laureati e abilitati, restano prigionieri a tempo indefinito dell'imbuto formativo, il collo di bottiglia tra la laurea e la specializzazione". "Ragazzi condannati a un futuro fatto di precariato, di inoccupazione, di disoccupazione. Oppure, costretti a fuggire all'estero".

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