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Aifa: scongiurata la carenza di farmaci durante Covid

Aifa Redazione DottNet | 23/06/2020 20:55

La collaborazione tra Agenzia, aziende e Regioni ha ridotto il problema durante epidemia

La carenza di farmacia durante l'epidemia è stata scongiurata da un'attenta sinergia tra le varie figure. “Uno degli aspetti più temuti dell’emergenza Covid, fin dai primi momenti, è stata la possibile carenza di farmaci che l’impatto dell’epidemia avrebbe potuto produrre, con picchi di domanda che avrebbero reso pressoché impossibile un uso razionale delle risorse terapeutiche disponibili. Il fenomeno che in altri Paesi ha prodotto problematiche rilevanti per difetti di coordinamento che hanno impedito l'ottimizzazione dell'uso delle (limitate) risorse, in Italia è stato fortemente ridotto grazie alla collaborazione tra Regioni e Province autonome, AIFA e aziende”. È quanto si legge in un documento in cui viene illustrato “il modello "reattivo" applicato e i risultati positivi conseguiti nella gestione dell'emergenza, attraverso la costituzione di un sistema di reti operative” in modo da offrire un “spunto per la costituzione di quei futuri sistemi "preventivi" che dovranno aiutarci a preparare la rete alle possibili crisi future”.

Gli interventi

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PUNTO UNICO DI CONTATTO IN CONTINUITÀ OPERATIVA. AIFA, in collaborazione con Assogenerici e Farmindustria ha creato un "punto unico di contatto" per la gestione delle carenze causate dall’emergenza Covid. In tal modo è stato possibile creare azioni coordinate pubblico-privato con risultati evidenti in termini di velocità di risposta alle richieste delle Regioni. Queste sono state a loro volta sollecitate ad avocare a sé le richieste del territorio e ad interloquire prioritariamente con il citato gruppo di lavoro AIFAassociazioni imprenditoriali. Questo modello, che ha lo stesso impianto di quello poi utilizzato anche da EMA/EC con la “creazione della rete dei punti di contatto industriale” oggetto di comunicato stampa a fine aprile, ha permesso di intervenire in tempo reale con forniture emergenziali verso tutte le richieste del territorio, col solo limite della reattività diversa tra le varie Regioni.

SEMPLIFICAZIONI OPERATIVE. AIFA, d’intesa col Ministero della Salute, le istituzioni europee, le industrie e le Regioni (a seconda degli ambiti) ha gestito processi di semplificazione emergenziale rispetto a procedure che avrebbero rischiato di rallentare l’afflusso di farmaci essenziali verso la nostra rete: gli interventi rispetto a bollinatura, importazione di principi attivi stupefacenti, liberazione straordinaria di lotti (ossigeno con contenitori a norma diversi da quelli dei dossier, farmaci analizzati o prodotti con variazioni rispetto all’AIC) hanno garantito la continuità della disponibilità dei medicinali essenziali, e sono stati gestiti in maniera tracciata e con piena tutela dei pazienti.

IMPORTAZIONI. In considerazione delle carenze relative ai farmaci per il trattamento dei pazienti COVID, AIFA ha snellito le modalità di importazione di medicinali dai Paesi extra UE. Per agevolare la comprensione delle modalità adottate ha predisposto un “vademecum” che prevede quatto tipologie di importazione che contemplano i casi in cui il titolare AIC importi farmaci di cui è titolare anche in Italia, ma con confezionamento straniero, che il titolare agisca come un importatore ovvero che l’AIC importato non abbia un analogo italiano e che, per entrambi i casi si tratti di stupefacenti. Il quadro delle procedure applicabili è stato poi riassunto in un testo proposto come ordinanza.

GESTIONE DELLA DISTRIBUZIONE DI FARMACI A SUPPORTO DELLA PROTEZIONE CIVILE E DEL COMMISSARIO GOVERNATIVO. D’intesa con la Protezione Civile, sono state avviate azioni congiunte che hanno garantito la distribuzione efficace di prodotti alle Regioni, e favorito la risoluzione delle problematiche operative conseguenti a interventi straordinari del Commissario Governativo, gestite in maniera efficace e condivisa a livello istituzionale permettendo di evitare criticità per i pazienti e difficoltà con amministrazioni e aziende straniere.

SVILUPPO E PUBBLICAZIONE DI PROCEDURE E CRITERI DI RIPARTIZIONE DELLE DONAZIONI DI FARMACI. AIFA ha predisposto una procedura per le donazioni di farmaci per l'emergenza COVID con anche il criterio di ripartizione tra le regioni in base ai dati della Protezione Civile del mese corrente rispetto a numero di pazienti contagiati totali, ospedalizzati, in terapia intensiva e in terapia domiciliare. Questi criteri, condivisi con i referenti farmaceutici delle Regioni, hanno guidato la ripartizione sul territorio di milioni di dosi di farmaci critici (come idrossiclorochina e propofol), donate dalle aziende farmaceutiche e da altri attori: la documentazione su criteri e donazioni è stata pubblicata anche sul sito AIFA (https://www.aifa.gov.it/donazioni-emergenza-covid-19).

INTERVENTI CONTRO I BLOCCHI DELL’EXPORT. A seguito della lettera con cui Assogenerici aveva chiesto ad AIFA un intervento presso Governi esteri per sbloccare l’export di principi attivi di interesse rispetto alla pandemia, AIFA ha contattato il Consigliere Diplomatico del Ministro della Salute per attivare, tramite il Ministero degli Esteri, l’Ambasciata italiana, che è intervenuta sbloccando le forniture in parola.

FABBISOGNI. AIFA ha predisposto, in accordo con le associazioni industriali, la raccolta dei fabbisogni dei farmaci connessi con l’emergenza Covid, attraverso la “comunità di esperti” delle Regioni: il risultato della ricerca fornirà un supporto pratico alla programmazione della produzione e di eventuali importazioni di farmaci considerati a rischio di carenza.

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