Trattamento su un bimbo di 10 anni affetto da leucemia resistente
E' con un bambino di dieci anni, affetto da una leucemia resistente a ogni tipo di terapia, che l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze è entrato nell'era delle Car-t. Il trattamento, che si basa su cellule immunitarie che vengono prelevate, ingegnerizzate in funzione anti-cancro e reimmesse nell'organismo, è stato effettuato, spiegano all'Azienda ospedaliera, a metà dello scorso maggio. A distanza di poco più di un mese dall'infusione delle cellule riprogrammate, i primi esami di controllo hanno rivelato che la cura ha effettivamente azzerato la presenza di cellule malate nel midollo del piccolo paziente.
"In passato - spiega Claudio Favre, responsabile del Centro di eccellenza di oncoematologia pediatrica del Meyer - per questo piccolo avremmo solo potuto iniziare il percorso delle cure palliative. Oggi la ricerca scientifica ci offre questa ulteriore possibilità che abbiamo voluto sperimentare, credendoci fino in fondo. Per noi comincia una nuova epoca". "Ancora una volta il Meyer conferma la sua eccellenza nel panorama italiano della ricerca medico scientifica in ambito pediatrico" ricordando che la Regione "ha creduto molto in questo tipo di progettualità, tanto che nel 2019 abbiamo portato a 4 i centri toscani dove è possibile sperimentare questa terapia innovativa, aggiungendo Careggi e il Meyer alle due Aziende ospedaliero universitarie di Pisa e Siena". "Per affrontare questa sfida, iniziata nel pieno dell'emergenza epidemiologica da Coronavirus, abbiamo puntato su un imponente lavoro di squadra che ha coinvolto tanti nostri professionisti: ognuno di loro ha messo a disposizione la propria competenza per aiutare questo paziente" spiega Alberto Zanobini, dg del Meyer.
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