Canali Minisiti ECM

Il coronavirus altera le cellule che producono anticorpi

Infettivologia Redazione DottNet | 28/07/2020 18:14

Nel sangue dei pazienti diminuiscono in maniera significativa i linfociti B

Il coronavirus SarsCoV2, nei pazienti che sviluppano una grave polmonite Covid-19, altera la famiglia di cellule che producono anticorpi, quella dei linfociti B. La scoperta, frutto di una ricerca italiana, potrebbe avere importanti implicazioni per elaborare nuove strategie terapeutiche e per sviluppare dei vaccini che abbiano una grande efficacia. Pubblicato sullo European Journal of Immunology, il risultato si deve ai ricercatori dell'Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) guidati da Andrea Cossarizza. Alla ricerca hanno partecipato anche Sara De Biasi e Domenico Lo Tartaro. "Il risultato ci dice che nello sviluppo dei vaccini bisogna tenere conto di strategie che scavalchino questo tipo di alterazioni che abbiamo osservato" ha detto all'ANSA Cossarizza.    Lo studio ha fatto emergere un ulteriore effetto dell'infezione, scoprendo che nel sangue di questi pazienti diminuiscono in maniera significativa i linfociti B, sia "vergini", ovvero che non hanno ancora incontrato i loro antigeni (le sostanze che il sistema immunitario considera estranee), sia le cellule di memoria, cioè quelle che li hanno già riconosciuti e combattuti.

E' emerso, inoltre, che sempre nel sangue di questi pazienti si trovano in quantità anomala diversi tipi di plasmablasti, cellule che dovrebbero invece trovarsi nel midollo osseo e produrre anticorpi per lunghi periodi. "E' un dato nuovo ma non del tutto inatteso - spiega Cossarizza - che evidenzia ulteriormente il ruolo della tempesta citochinica, e in particolare della interleuchina-6, dal momento che le cellule che abbiamo studiato sono estremamente sensibili ad alcune delle citochine che abbiamo descritto pochi giorni fa su Nature Communications". Le citochine sono le sostanze con cui le cellule immunitarie comunicano tra loro e quando c'è un'infiammazione vengono prodotte in grande quantità: la tempesta di citochine è un tratto caratteristico della malattia Covid-19 che, rileva Cossarizza, "spreme il sistema immunitario per mettere in campo tutte le risorse al fine di difendersi dal virus, ma causa una risposta inefficiente, dal momento che abbiamo trovato nel sangue molte cellule che normalmente dovrebbero localizzarsi altrove e funzionare diversamente".

pubblicità

fonte: European Journal of Immunology, ansa

Commenti

I Correlati

Molte ricerche hanno evidenziato un aumento dei congedi, di assenze per malattia, molto importante dopo la pandemia e anche della disoccupazione

Bassetti: "Allarme ignorato in Italia". Nuovi dati Oms-Unicef: "Milioni bimbi a rischio". Kluge: "Anche 1 solo contagio sarebbe invito urgente ad agire"

Sivemp, salute animale e umana sono strettamente legate

La situazione, pur non rappresentando un pericolo per la salute umana, è sempre più emergenziale ma sta assumendo caratteri di cronicità

Ti potrebbero interessare

Molte ricerche hanno evidenziato un aumento dei congedi, di assenze per malattia, molto importante dopo la pandemia e anche della disoccupazione

Bassetti: "Allarme ignorato in Italia". Nuovi dati Oms-Unicef: "Milioni bimbi a rischio". Kluge: "Anche 1 solo contagio sarebbe invito urgente ad agire"

Sivemp, salute animale e umana sono strettamente legate

La situazione, pur non rappresentando un pericolo per la salute umana, è sempre più emergenziale ma sta assumendo caratteri di cronicità

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing