Cricelli: "Tali figure professionali hanno lo straordinario vantaggio di conoscere giá gli studenti, il personale scolastico, le loro famiglie in quanto medici operanti nelle comunità"
"Utilizziamo i medici in pensione nelle scuole: va garantita la sicurezza e la prevenzione nei plessi scolastici". E' questo la proposta lanciato dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie Simg ai ministri della Salute e dell'Istruzione. "L'appello è rivolto in particolare alle migliaia di Medici di Medicina Generale in pensione, eccezionale risorsa professionale totalmente inutilizzata, professionisti esperti e perfettamente formati e con esperienza in genere ultratrentennale, ben aggiornati e spesso in prima linea su Covid19", spiega il Presidente Simg Claudio Cricelli in una lettera aperta indirizzata ai ministri Azzolina e Speranza.
Occhi puntati anche alla Legge di Bilancio. Senza risorse centralità e attrattività della medicina territoriale resterebbero solo sulla carta
Orari più flessibili, supporto ai giovani medici nelle AFT e risorse per il funzionamento delle Case di Comunità in linea con il PNRR. I tempi più complessi rinviati alla prossima tornata contrattuale, adesso è corsa all'accordo
Soddisfazione per la proposta del programma scientifico e politico che hanno visto una partecipazione intensa dei delegati
Scotti: “Medici di medicina generale troppo pochi, solo 68 ogni 100mila abitanti”
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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