Notate numerose variabili per una categorizzazione 'standard'
C'è un insieme di varianti attorno al tumore ovarico che non può portare la malattia a catalogarla in «sottotipi» ma il suo sviluppo continuo, anche sulla base delle mutazioni, apre a diversi e più articolati scenari di trattamento. Di questo sono convinti i ricercatori della Cuny Graduate School of Public Health and Health Policy che in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Cancer Research hanno analizzato l'eterogeneità del carcinoma ovarico sieroso di alto grado. Lo studio è partito dai diversi stadi dell'evoluzione del tumore, attraverso un'indagine della genomica e dell'eterogeneità del cancro. I ricercatori volevano affrontare infatti la dinamica di sviluppo del carcinoma, finora catalogata in sottotipi, e i suoi cambiamenti. Il team è passato attraverso un'altra pubblicazione, realizzata sul Journal of Clinical Oncology - Clinical Cancer Informatics, che ha visto la collaborazione dei ricercatori dell'Università del Minnesota per sfruttare la nuova tecnologia per sequenziare l'Rna delle singole cellule.
fonte: Cancer Research
Per i pazienti con forma ormonosensibile metastatica
Intervento sul fegato: "Innovazione nel trattamento delle neoplasie"
Combinando due chemioterapici, i ricercatori sono riusciti a superare il problema che affligge i malati di tumore al colon-retto metastatico, che in oltre il 95% dei casi non rispondono all'immunoterapia
Il test funziona osservando i cambiamenti del Dna all'interno del tumore
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti